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Carlos Soria - Foto Diario di Madrid CC BY 4.0
Ha 86 anni, ha appena scalato l’Aconcagua (6.962 metri), la vetta più alta d’America, e punta a fare lo stesso con il Manaslu (8.163), uno degli ottomila del pianeta. Carlos Soria, classe 1939, vuole diventare la persona più anziana al mondo ad aver raggiunto le vette delle 14 montagne più alte della Terra. Ci è riuscito con il K2 (65 anni), il Broad Peak (68), il Makalu (69), il Gasherbrum I (70), il Kanchenjunga (75 anni) e l’Annapurna (77 anni). Ha fatto lo stesso anche col Manaslu (scalato a 71 anni), ma ora punta a ripetersi. C’è un problema: non ci sono fondi e gli sponsor non sembrano voler finanziare l’impresa. Carlos Soria ha bisogno di 150.000 euro per intraprendere una spedizione al Manaslu, ma per ora solamente la Comunità di Madrid ha contribuito con 18.000 euro. “Con gli anni e le operazioni ho perso la mobilità, ho perso l’equilibrio. Ma non ho perso la voglia di vivere e di continuare a scalare montagne. Questo è intatto: ho la testa al posto giusto e lo faccio bene. Eccomi qui, amici”, il messaggio pubblicato dalla vetta dell’Aconcagua. Una lezione di vita, ma che non convince gli sponsor.
Il tempo stringe. “Se entro 48 ore non si presenta uno sponsor, non potremo andare al Manaslu prima dell’autunno”, ha detto ai microfoni di MARCA. “È un peccato perché ho dimostrato di poter affrontare qualsiasi sfida nonostante i miei 86 anni. Tutti i media del mondo hanno fatto eco a ciò che ho realizzato sull’Aconcagua, ma mi rattrista che nessun potenziale sponsor sostenga un progetto con un budget di 150.000 euro che è qualcosa di storico nell’alpinismo. Andare all’Aconcagua mi è costato 20.000 euro, ma non possiamo permetterci i 150.000 necessari per il Manaslu, perché abbiamo bisogno di sherpa affidabili e di una squadra adeguata”, le sue parole.
La sua carriera da alpinista è iniziata all’età di 14 anni. Nel 1968 prese parte alla spedizione in Unione Sovietica per scalare il monte Elbrus (5.642 metri), e nel 1971 intraprese una spedizione sul Denali in Alaska, che con i suoi 6.194 metri è la vetta più alta del Nord America. Il suo interesse per gli ottomila è iniziato tardi, dopo aver compiuto 50 anni. Nel 1990 scalò il Nanga Parbat, poi quattro anni dopo fu la volta del Gasherbrum II. A seguire, Cho Oyu (1999), Everest (2001), K2 (2004), Broad Peak (2007), Makalu (2008), Gasherbrum I (2009), Manaslu (2010), Lhotse (2011), Kanchenjunga (2014), Annapurna (2016). All’età di 86 anni c’è voglia di regalarsi un altro capitolo di storia dell’alpinismo.