Lo scorso weekend nei boschi intorno alla centrale nucleare di Chernobyl è scoppiato un incendio da due focolai, probabilmente di origine dolosa, il tutto a 34 anni esatti dal famoso disastro avvenuto nella città ucraina. Sul posto sono intervenuti due aerei, un elicottero e un centinaio di vigili del fuoco per domare le fiamme. Le autorità locali, inizialmente, hanno dichiarato di aver avuto molte difficoltà a raggiungere il luogo a causa delle radiazioni 16 volte superiori alla norma ma, poi, hanno fatto un passo indietro, annunciando la totale sicurezza dei residenti la normalizzazione delle radiazioni.
L’episodi non è il primo, poiché nelle foreste vicino a Chernobyl incendi di questo genere si verificano fin troppo spesso. La centrale nucleare, che venne chiusa nel 2000, è stata modificata nel 2016 con l’installazionedi una gigantesca cupola protettiva nel quarto reattore, dove si verificò l’esplosione. I cittadini ucraini, tra l’altro, non possono costruire la propria abitazione in un’area di 2.600 chilometri quadrati abbandonata, dove sono cresciuti alberi e vivono animali.