Il Camp di Tirrenia ospita 40 famiglie, all’insegna della gentilezza: l’evento organizzato da Real Eyes Sport di Daniele Cassioli per bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti, in programma fino al 6 luglio, ha riscosso un grande successo già soltanto per gli intenti. Il camp in questione ha il suo fulcro nell’attività motoria di base, con il Centro di Preparazione Olimpica del Coni di Tirrenia a fungere da sede operativa durante ogni mattina. Non soltanto lo sport, ma anche momenti di condivisione del tempo libero e di socialità quotidiana riguardano e rendono rilevante l’appuntamento in quel di Tirrenia.
Il terzo tempo è coinciso con l’alfabeto della gentilezza, progetto nato dall’idea della giornalista fiorentina e segretario Ussi Toscana, Gaia Simonetti, che è partito nel giorno della festa dei nonni, il 2 ottobre di tre anni fa con l’obiettivo di ringraziare i nonni attraverso le parole gentili dei nipotini.
E dopo aver messo via il pallone, si è giocato alla gentilezza: ad ogni lettera dell’alfabeto si è associato una parola bella, di quelle che fanno star bene chi la pronuncia e chi la riceve.
L’alfabeto della gentilezza del Camp di Real Eyes Sport ha “portato” sul podio le parole Abbraccio, Sorriso, Sport, che sono state messe subito in pratica con l’abbraccio a fine gara, i sorrisi che hanno caratterizzato le giornate del camp e lo sport, che ha permesso ai bambini di essere provato in più discipline.
“40 punti per la squadra bianca, 39,5 per l’azzurra. Sono semplicemente numeri, perché hanno vinto tutte e tutti”- ha pronunciato il “giudice” sul campo. E dopo la sfida a tennis, o la corsa, o il karate, o la canoa, i bambini si sono abbracciati.
“La gentilezza sta anche in un abbraccio”– ha detto il piccolo Jacopo. “Per me essere gentile è aiutare chi ha bisogno”- ha affermato Luca, “per me, invece, è non dimenticarsi di sorridere”- ha affermato Juan. Frasi che hanno accompagnato l’estrazione delle lettere dell’alfabeto per compilare quello del Camp di Real Eyes.
Alla A, abbraccio, alla B bellezza, alla C carezza, alla M oltre alla parola mamma, la scelta dei bambini è caduta su Meraviglia, alla P pace, alla S sport, alla V, vita.
C’è anche chi ha proposto come parola gentile “Daniele Cassioli” per l’impegno e per l’opportunità che offre ai bambini e alle bambine di vivere lo sport.
L’alfabeto del Camp andrà a far parte dell’ebook degli alfabeti della gentilezza curato da Gaia Simonetti e dall’Associazione Cor et Amor, nell’ambito del percorso nazionale Costruiamo Gentilezza, che ha raggiunto scuole, biblioteche, club sportivi e luoghi dei giovani.