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“Questo tipo di mercato viene utilizzato per le frodi e la vendita di prodotti contraffatti, e abbiamo visto che prodotti legati al Covid-19 non ne sono esenti“. Lo afferma Roderic Broadhurst, autore del rapporto dell’Australian National University che denuncia i criminali che sul cosiddetto “dark web” mettono in vendita, a prezzi esagerati, vaccini e farmaci contro il Coronavirus, oltre a dispositivi di protezione. La “dark web” è una rete nascosta di siti accessibili solo attraverso uno speciale software di routing che mostra quali siano i prodotti più cercati nel mercato nero. La ricerca è stata condotta nel mese di aprile, analizzando 645 inserzioni in 20 mercati sul dark web, 12 dei quali offrivano prodotti relativi al Coronavirus.
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In quasi la metà dei casi si trattava di accessori e indumenti protettivi, prime su tutte le mascherine chirurgiche, presumibilmente rubate. Nel 6% delle inserzioni si proponevano vaccini, fraudolenti o non testati, ad un prezzo medio di 350 euro, che poteva lievitare fino ad un massimo di 1.4760 euro, mentre nei restanti casi si trattava di farmaci antivirali o prodotti spacciati come tali. La maggior parte dei venditori spedivano dagli Stati Uniti o da Paesi europei. Harry Nespolon, presidente del Collegio australiano dei medici di base, ha invitato la popolazione a non acquistare terapie o vaccini sulla ‘dark web’.
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