Il famoso imprenditore italiano Flavio Briatore, che vanta anche un passato in Formula 1 come team manager di Benetton e Renault, ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni ad ‘America Oggi: “L’Italia e’ come una nave in mezzo al mare, affidata a un Comandante che non ha idea di quale rotta prendere, con un Governo comunista che va contro le aziende e contro chi vuole lavorare che è a favore dei sussidi, perché portano voti, un governo senza spina dorsale, fatto di persone inesperte e totalmente inadeguate, altrimenti avrebbe già concluso gli interventi di carattere economico come hanno fatto la Germania, la Svizzera, gli Stati Uniti ed altri Paesi”.
L’ex numero uno della Renault ha le idee chiare su chi debba pagare l’emergenza creata dal Coronavirus: “Stiamo vivendo la terza guerra mondiale. La Cina deve assumersi le proprie responsabilità ed è inutile che andiamo ad elemosinare soldi a destra e a manca, Mes o non Mes. I danni generati dalla pandemia deve pagarli la Cina. Quella che stiamo vivendo è la terza guerra mondiale e, purtroppo, non abbiamo un governo forte in grado di sopportare questa drammatica situazione”.
Briatore indica anche le possibili soluzioni da adottare nella fase 2: “Se il nostro governo avesse avuto gli attributi, avrebbe chiesto i danni alla Cina, anziché farsela amica e mandargli le arance. Servono finanziamenti a fondo perduto perché già prima del Coronavirus la situazione economica del nostro Paese non era brillante. Dopo questi tre o quattro mesi di lockdown non si possono dare finanziamenti che, nella maggior parte dei casi, sarà difficile restituire in quanto il livello della pressione fiscale sulle imprese in Italia ammonta al 65 per cento. In questi mesi gli affitti e le tasse non devono essere pagate e i contributi non devono essere versati. Successivamente superata questa situazione di emergenza socio-economica, potrebbero tornare utili finanziamenti a tasso agevolato: soldi che servirebbero per costituire la base necessaria per far ripartire le imprese”.
L’imprenditore ha parlato anche dei giovani, dando una nuova stoccata al governo: “Se non possiamo aprire le discoteche in sicurezza, i ragazzi troveranno alternative per divertirsi e si ritroveranno a casa di amici, in luoghi privati non controllati e dunque esposti all’infezione. Difficile ipotizzare che i giovani andranno a letto alle 9 di sera. Le discoteche sono sicure perché la nostra proposta prevede la possibilità di effettuare i dovuti controlli e rispettare i protocolli sanitari come, ad esempio, misurare la temperatura all’ingresso. Purtroppo non abbiamo un governo forte in grado di sopportare questa drammatica situazione. Un governo forte, in questi casi, avrebbe fatto le grandi riforme necessarie per far ripartire il Paese, come la riforma fiscale o la riforma burocratica. Invece, continuiamo a indebitarci e il governo farà arrivare i soldi ad aziende e lavoratori a giugno, in modo che questi soldi vengano utilizzati dagli italiani per pagare le tasse! Il vero problema lo vivremo nel mese di maggio, quando scadrà la cassa integrazione e in Italia avremo 10/15 milioni di disoccupati: poi vedremo quanto consenso manterrà ancora questo governo”.