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Nella bozza del nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire dal prossimo 16 gennaio 2021 è previsto il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E’ consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. In ambito regionale lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Le regioni in zona bianca, invece, si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, qualora nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, all’interno delle quali cessano di applicarsi le misure di cui all’articolo 1, e le attività sono disciplinate dai protocolli allegati al presente decreto.
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Nella bozza del Dpcm, inoltre, è previsto il divieto di vendita da asporto dalle ore 18:00 per bar, enoteche ed altre attività commerciali che vendono bevande e alcolici scatta infatti il divieto di vendita da asporto alle 18. I servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana, invece, possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.
Gli impianti sciistici continueranno a restare chiusi, fino al 15 febbraio, quando potranno aprire gli impianti solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti.
Uno dei temi più importanti è senza dubbio quello relativo alle scuole: a partire da lunedì 18 gennaio le scuole superiori di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza. Per le scuole dell’infanzia, per le elementari e le medie, invece, la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza.
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