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Diversi atleti ucraini, vestiti con le tute giallo-azzurro della Nazionale Ucraina, sono atterrati oggi all’aeroporto di Fiumicino, arrivati dalla Turchia. Ognuno di loro con una storia drammatica da raccontare. Ecco per esempio le parole di Valeriya Kononenko, ciclista dell’Ucraina Juniores Under 23: “Diciamo grazie all’Italia. Siamo vivendo un momento davvero molto difficile. I miei genitori sono a Donetsk, dove in questo momento la situazione è molto critica; sono riuscita a sentire mia madre e mia sorella, ma tre giorni fa; perché i collegamenti sono quasi nulli. Per ora so che sono vivi e questa è la cosa più importante. Siamo molto scioccati, non sappiamo come agire, cosa fare, che futuro ci aspetta, se e quando potremo rivedere i nostri famigliari”. Ecco invece le parole di Denis Khotulov: “Ringrazio tanto l’Italia, l’Abruzzo, la Federazione ciclistica italiana che ci hanno permesso questo. Peraltro ho già gareggiato in questo Paese e conosco la gente, è aperta e solidale; ci daranno un grande aiuto, ne sono più che certo”. Drammatico invece il racconto di Sergiy Grechyn, che insieme con i suoi famigliari vive in un paese che è stato da poco bombardato. “Dalle ultime informazioni che ho so che i miei famigliari stanno vivendo praticamente sotto terra, nascosti. Spero che riescano a sopravvivere e di rivederli presto”.
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