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“La diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguata”. E’ questo l’appello dell’Istituto Superiore di Sanità che negli scorsi giorni ha condotto un’indagine sulla trasmissione delle varianti (in particolare quella inglese) del coronavirus, arrivando alla conclusione che in Italia circa il 20% dei contagiati hanno contratto il virus mutato e dunque più pericoloso: “Considerata la circolazione nelle diverse aree del Paese si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante UK rafforzando/innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”.
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