““Siamo stufi di queste indagini ad orologeria“. Così Salvini – uno degli uomini più banali, politicamente vili e conformisti d’Italia – ha appena commentato l’inchiesta che coinvolge il leghista Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia“. Inizia così il post su Facebook di Alessandro Di Battista, esponente del Movimento 5 stelle, a commento del comportamento del leader della Lega, Matteo Salvini. “L’inchiesta riguarda un appalto assegnato proprio da Regione Lombardia ad una società che produce camici e che appartiene al cognato di Fontana (la moglie di Fontana detiene il 10% della stessa società). L’ipotesi di reato è frode in pubbliche forniture” spiega Di Battista, “nell’attesa di capirci di più sull’inchiesta (Fontana è innocente fino ad un’eventuale condanna ed ha il diritto di difendersi) si capisce tutto del personaggio Salvini“.
“Un personaggio molto sopravvalutato” ha proseguito Di Battista, “in un paese normale un leader che ogni giorno parla di legalità rispetto al tema dell’immigrazione, che va a Capaci a rendere omaggio – a favore di telecamere – a Giovanni Falcone, che parla di piccole e medie imprese e dei loro problemi a restare in piedi, non avrebbe mai pronunciato parole così scontate. Parole vigliacche, immorali, mediocri, convenzionali…berlusconiane. La qualità di un leader si vede soprattutto in questi momenti“. “Giorgio Almirante, politico ammirato da molti sostenitori di Salvini, diceva: “Un ladro va messo in galera. Se il ladro è uno dei nostri deve avere l’ergastolo”. Il giorno in cui Salvini non verrà più trattato da fascista ma da quel che è veramente, ovvero un cazzaro dozzinale ecco, quel giorno coinciderà con la fine politica di questo personaggio. P.S. Se un portavoce del Movimento 5 Stelle venisse indagato per un appalto sanitario assegnato ai suoi familiari nei mesi del Covid io vorrei solo sapere rapidamente la verità” ha concluso Di Battista.