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Dal primo aprile 2018, grazie ad un accordo tra Commissione Europea, Parlamento e stati membri, si potrà usufruire dei servizi a pagamento in streaming (per esempio Netflix, Spotify e Sky Go) anche negli altri stati europei senza più nessuna restrizione. Fino a sabato 31 marzo, come è stato finora, i contenuti potrebbero essere bloccati a causa di motivi di copyright (geoblocking) mentre dal giorno di Pasqua sarà possibile un utilizzo in tutta Europa.
Non si tratta di un’opzione ma di un obbligo nei confronti degli operatori che dovranno fornire la portabilità senza nessuna restrizione e, ovviamente, senza applicare nessun costo aggiuntivo a quelle che sono le promozioni dei clienti. Ovviamente ci saranno anche metodi ‘anti-furbetto’ perchè questo tipo di utilizzo e di portabilità riguarderà solo chi effettuerà all’estero dei viaggi per periodi brevi e verranno quindi controllate le condizioni perchè non sarà possibile scegliere il servizio più conveniente in Europa per utilizzarlo nel proprio Paese.
Il controllo avverrà in maniera abbastanza semplice grazie ad un controllo dell’indirizzo Ip o del contratto di connessione a internet per capire l’abitazione del consumatore.
Si potrà avere lo stesso vantaggio anche per i contenuti gratuiti ma in questo caso l’Europa non può inserire un obbligo agli operatori che saranno liberi di scegliere come agire. Un esempio, in Italia, è l’applicazione RaiPlay.it che si potrà vedere all’estero solo se la Rai darà il suo ok.
Le applicazioni dell’accordo trovato a febbraio 2018 non dovrebbero subire ritardi secondo quanto riportato dal comunicato ufficiale: “La Commissione è stata in stretto contatto con i principali fornitori di servizi di contenuti online e ha ricevuto da loro riscontri positivi, per cui confida che l’introduzione delle nuove norme li trovi preparati e pronti a partire nei tempi previsti”.