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L’Accademia della Crusca è nota per essere un’istituzione linguistica italiana fra le più prestigiose al mondo, contando acclamanti filologi e linguisti fra le sue fila. Il presidente di essa, Claudio Marazzini, ha giudicato negativamente alcuni termini “presi in prestito” dalla lingua italiana per definire provvedimenti sociali da parte del Governo. Di seguito le dichiarazioni di Marazzini, apparse sulle colonne di ‘Repubblica Firenze’: “Il linguaggio militare ha accompagnato l’uso di provvedimenti molto forti in questo momento di eccezionalità, proprio come in guerra. Ad esempio i Dpcm o il potere del governo. La lingua sembra a volte secondaria, eppure lega vari temi di sostanza, ha implicazioni filosofiche e giuridiche. Penso ad esempio all’espressione ‘distanziamento sociale’. È sbagliata: sembra voler distruggere la società e invece la vuole conservare. Il gruppo Incipit della Crusca aveva valutato di sostituirla con ‘distanziamento interpersonale’“.
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