[the_ad id=”445341″]
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha parlato della riforma in merito alla possibilità di svolgere tre mandati da parte dei presidenti delle Federazioni sportive: ”Leggo con favore le dichiarazioni dei Presidenti delle federazione sportive in merito a quanto emerso dalla lettura attenta della sentenza della Corte costituzionale n. 184/2023. L’obiettivo perseguito dalla norma oggetto di esame di legittimità costituzionale, incidendo sul regime delle candidature, è(ra) quello di favorire l’accesso alle cariche di tutti gli associati, in condizioni di uguaglianza, alle cariche direttive e, dunque, di consentire alla stessa autonomia organizzativa dell’associazione di esprimersi nella sua pienezza, superando rendite di posizione alimentate da una lunga permanenza nella carica”.
“Ciò che nello scrutinio della Consulta ha avuto esito negativo, per il quale la norma precedente è stata dichiarata illegittima, – ha proseguito Abodi – è il divieto definitivo che era stato introdotto dalla norma censurata, in quanto eccessivo rispetto alla finalità , pur legittimamente perseguita dalla norma, di non creare la formazione di un ”gruppo di potere” interno all’organo direttivo, che ne metta a rischio la stessa autonomia. In tal senso, la modifica operata dal Parlamento è stata assolutamente coerente con la pronuncia della Corte“.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
“Adesso auspico che il mondo dello sport si autoriformi e, nel solco della sentenza della Corte costituzionale, arrivi a un azzeramento delle deleghe, a meno stringenti criteri di candidabilità e, soprattutto, a garantire che, anche dopo la prima convocazione dell’assemblea elettiva, dopo il terzo mandato, il presidente uscente debba ottenere i 2/3 dei voti, auspicabilmente nell’ambito di una maggioranza assoluta dei voti validamente espressi rispetto agli aventi diritto”, ha aggiunto Abodi.
[the_ad id=”676180″]