Andrea Abodi, ministro dello Sport, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport per fare un bilancio del 2024, un anno che ha regalato molte soddisfazioni allo sport italiano. Nessun dubbio su chi sia stato l’atleta dell’anno: “Non posso non dire Jannik Sinner. E il tennis italiano è sicuramente la disciplina dell’anno: i risultati non arrivano per caso e deve essere un fattore di stimolo per tutti noi in chiave di miglioramento“.
Il momento più emozionante
“Ce ne sono stati tanti, soprattutto a Parigi ma non solo. Uno è l’inaugurazione dell’impianto di Caivano, diventato ora un modello. Il Consiglio dei Ministri ha approvato la scorsa settimana un piano di altri sette interventi che riguarderanno Roma, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Foggia, Palermo e Catania, realizzati con i tempi che abbiamo dimostrato di saper rispettare”.
Ottica 2025
“Stanno iniziando a delinearsi i profili di un nuovo modello sportivo italiano. Abbiamo qualificato l’anno che si sta chiudendo con tanti provvedimenti legislativi, un’articolata e diffusa serie di attività con la nostra società Sport e Salute e l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, definendo un diverso rapporto, più equilibrato, tra risultati di vertice e grandi avvenimenti, e sport sociale e infrastrutture diffuse. Il 2025 sarà fondamentale per l’affermazione di questo modello, anche grazie alle riforme di sistema che sono in cantiere, con un’attenzione particolare per gli organi di controllo, giustizia e garanzia”.
Il punto sulla questione stadi
“Stiamo parlando con tutti. Alcuni progetti sono più avanti, come a Firenze, Cagliari, Bologna, Parma ed Empoli. Poi c’è Milano che si sta avviando verso una buona soluzione, mentre Roma sta procedendo: la Lazio ha appena presentato un’idea progettuale sul Flaminio, il progetto della Roma va avanti e poi sono previsti interventi sullo stadio Olimpico, di proprietà di Sport e Salute. Spero che arrivi anche Napoli, con il club che punta sul nuovo stadio e il Comune che vorrebbe rinnovare il Maradona. E poi ancora Palermo, Genova, Bari e Verona. Dobbiamo passare dal “si può fare” allo “stiamo facendo”.
Con la Lega Serie A
“Avevamo iniziato a definire un’agenda della collaborazione con il vecchio presidente Casini, che intendiamo riprendere e completare. Il Decreto Crescita è tra i punti, anche se io ritengo che sia complicato riaprire una parentesi una volta chiusa. Meglio lavorare su vivai, infrastrutture e calcio femminile. Sicuramente la Serie A avrà il nostro sostegno”.
Novità stadi
“In una riunione al Mef, insieme al collega Giorgetti abbiamo fatto un ulteriore passo avanti per la nascita di un fondo equity che investirà nei progetti-stadio, sulla base di criteri che stiamo elaborando, completando la configurazione di un portafoglio di opportunità , per contribuire a far fare un salto di qualità agli stadi della Serie A e delle altre leghe. Stiamo anche definendo le funzioni e le prerogative di una struttura commissariale che renda più semplice e omogeneo l’iter dei progetti, in sintonia con amministrazioni comunali e club. Le tempistiche oscillano tra fine gennaio e inizio febbraio”.