Nonostante l’allarme Coronavirus la Serie A tornerà in campo questo weekend con la metà delle partite che verrà disputata a porte chiuse. Tra queste c’è anche l’anticipo della Dacia Arena che vedrà protagoniste Udinese e Fiorentina nella giornata di sabato alle ore 15.
Il tecnico della squadra viola Giuseppe Iachini, durante la classica conferenza stampa di vigilia, ha fatto il punto della situazione sui miglioramenti che i suoi giocatori hanno avuto da quando siede sulla panchina del club toscano: “Stiamo crescendo, siamo su un bel percorso ma abbiamo ancora qualche ragazzo che sta recuperando. Guardiamo avanti con fiducia, in campo voglio una squadra organizzata, capace di migliorare le linee di passaggio. Tutti disponibili. Non solo Chiesa, tanti giocatori stanno migliorando dal punto di vista fisico. Il nostro percorso di lavoro doveva andare a vista, guardando a chi avremmo recuperato e in quali tempi. Coniugandoci anche i risultati. Stiamo crescendo nella fase di non possesso, sulla fase di possesso dobbiamo ancora migliorare. I nostri attaccanti devono capire come muoversi, devono dettare loro i tempi di gioco. Io devo capire come gestirli, da Chiesa a Ghezzal. Mi pare che l’abbiamo fatto ma passa tutto dalla condizione degli effettivi. Federico in primis ha recuperato, ma anche altri come Castrovilli e Duncan stanno recuperando e ritrovando la brillantezza. In questo processo valutiamo tutto. Parliamo sempre di tre punte, ma perché non facciamo la stessa domanda a Sarri, Inzaghi e Conte? Nel calcio entrano in ballo altre valutazioni di natura tattica, a volte è importante anche tenersi qualche freccia nella faretra. A volte partendo da subito con questo schieramento poi si rischia di non avere possibilità. Nella scorsa partita lo stavo facendo, ma poi ho dovuto cambiare idea tre volte in cinque minuti”.
Iachini torna a Udine da ex e sa che la partita contro i bianconeri non sarà affatto facile: “Ci aspetta una gara molto difficile, contro una squadra che si conosce bene, con lo stesso allenatore praticamente. Gotti sta facendo un ottimo lavoro, è una squadra ostica e fisica, difficile da bucare e brava nell’attaccare gli spazi. A centrocampo hanno qualità, sugli esterni sono veloci e sono anche pericolosi sui piazzati. È una gara ostica dal punto di vista tattico. Ci siamo preparati, ma servirà grande concentrazione, si affrontano due squadre fisiche, di buona qualità. Non mi preoccupa nessuno, io penso solo alla mia squadra, mi limito ad analizzare le caratteristiche della squadra se mi viene chiesto. La velocità di esecuzione e smarcamento sarà quella che ci darà modo di muovere. Non conta se gioca uno o un altro, conta come andiamo ad attaccare la linea difensiva avversaria. Dovremo farlo con più velocità e maggiori-migliori letture. L’Udinese ha grande solidità, a noi servirà migliorare la velocità di esecuzione e lettura, se ci riusciamo saremo velenosi, come è successo a Genova ad esempio. Sappiamo quali sono le loro caratteristiche. Le abbiamo viste in settimana e bisogna cercare di non farli arrivare al cross. A volte rinculiamo un po’ e non deve essere il nostro pensiero. Stiamo lavorando per guadagnare quei 20-30 metri di campo con personalità. Tra qualche giorno sono due mesi che siamo insieme, noi vogliamo aggiungere mattoni a questa costruzione della casa”.
L’allenatore marchigiano ha intenzione di puntare molto su giovani come Agudelo e Dalle Mura, ma si dice prudente per un loro inserimento dal primo minuto: “Kevin Agudelo è un ragazzo giovane, ci stiamo lavorando per farlo crescere. Nello stesso tempo stiamo cercando di capire dove farlo lavorare, deve migliorare sulle letture tattiche, ci lavoriamo con calma e lo facciamo crescere. Lo abbiamo preso anche per un discorso di prospettiva. Dalle Mura lascia intravedere buone qualità, ha le caratteristiche per andare a migliorare, ma deve migliorare come tattica individuale. Tutti possono migliorare in questo aspetto, deve migliorare anche la presa di posizione e le letture, ci stiamo lavorando sia noi che Bigica. Sono certo che avrà una crescita costante”.
Il tecnico viola è sulla panchina dei gigliati da ormai due mesi e, secondo il suo parere, ha acquisito una buona conoscenza della sua squadra, anche se non ha ancora mai potuto contare sull’infortunato Frank Ribery: “Il 29 dicembre è stato il primo allenamento dopo che i ragazzi tornarono dalle gambe. Dobbiamo migliorare su tanti aspetti, sia in difesa che in attacco. Dovevamo recuperare qualche ragazzo infortunato, come Badelj e Chiesa. Ora stanno bene e dobbiamo battere il ferro. Il fatto che sabato scorso abbia potuto cambiare più disposizioni tattiche significa che stiamo crescendo. Ci saranno sicuramente altri passi avanti dal punto di vista tattico e del gioco. Dal punto di vista del palleggio comunque possiamo fare ancora di più. Ribery io non l’ho mai avuto. Da parte mia c’è sempre la predisposizione a creare qualcosa di diverso, ma sta nella miglior condizione degli effetti poterlo andare a fare”.
La Fiorentina, nell’ultimo turno di campionato, ha portato a casa un prezioso pareggio contro il Milan nonostante l’inferiorità numerica, grazie ad un’ottimo secondo tempo: “Certo. Più ci conosceremo e più sapremo come giocare bene. Con il Milan abbiamo fatto male il primo tempo, ma alla fine abbiamo concluso più noi. in 10 sembravamo in 12, tutti facevano le cose e i movimenti giusti. Dobbiamo arrivare a farlo fin dal 1′ nelle partite”.