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Milan-Genoa, un romanzo più che una partita: tra tragedie, coronavirus, razzismo ed esoneri

Stadio Meazza, curva Sud Milan
La curva del Milan a San Siro

Milan-Genoa non è mai una partita come tutte le altre. Da quel maledetto 29 gennaio 1995 quando, a Marassi, venne ucciso Vincenzo Spagnolo in una delle pagine più brutte della storia del calcio italiano. Ma non c’è solo quell’episodio negli ultimi due anni infatti il match tra i rossoneri e i rossoblù non è mai stato normale.

Torniamo con la clessidra indietro di quasi due anni: è agosto del 2018 quando sta per cominciare il campionato 2018/2019 e la prima giornata è proprio Milan-Genoa. C’è grande attesa per i rossoneri che vogliono cominciare al meglio una stagione che poi finirà con il quinto posto ad un solo punto dalla Champions League. Ma quella partita non si giocherà ad agosto perché il 14, alla vigilia di Ferragosto, crolla il Ponte Morandi. Una tragedia immane con le due squadre di Genova che, di concerto con la Lega, decidono di posticipare l’esordio in campionato (l’altro match era Sampdoria-Fiorentina). Quindi quel Milan-Genoa non si giocherà il 19 agosto ma bensì il 31 di ottobre.

Qualche mese più tardi si gioca il match di ritorno a Marassi, la partita è programmata per lunedì 21 gennaio alle ore 21. Ma è il momento in cui il razzismo è al centro della scena italiana e mondiale e le due tifoserie di certo non vanno d’accordo. La decisione della Lega Calcio è di quelle che fa discutere e non parecchio: la partita viene anticipata alle ore 15 di lunedì pomeriggio, in un giorno feriale. E’ caos totale: i tifosi insorgono, ma il match si giocherà ugualmente con il Milan che vincerà per 0-2 con Gattuso in tribuna per via di una squalifica. Ma anche questa partita è destinata ad essere ricordata.

Campionato nuovo, ma la storia tra queste due squadre continua ad essere piuttosto rara. E’ il 5 ottobre del 2019 con il Milan che è in grande difficoltà: il nuovo corso di Marco Giampaolo sta naufragando, i rossoneri hanno cominciato il campionato nel peggiore dei modi. Nonostante questo rimontano a Genova, vincono 1-2 e si portano a casa tre punti preziosi. Tutto normale no? Neanche per scherzo. L’allenatore rossonero viene ugualmente esonerato, una situazione abbastanza più unica che rara nel corso del nuovo millennio. Un allenatore sollevato dall’incarico nonostante una vittoria e dove poteva accadere tutto ciò se non in Genoa-Milan?

E torniamo ai giorni nostri dove si sperava di vivere un Milan-Genoa tranquillo, senza colpi di scena. Il destino invece ha riservato l’ennesimo match tra i rossoneri e i rossoblù atipico, quasi storico: l’emergenza coronavirus dilaga in Italia e arriva la decisione della Lega di far giocare i match a porte chiuse nelle regioni dei focolai. La Lombardia è una di queste con oltre 400 contagiati: e allora Milan-Genoa si giocherà senza tifosi. No, non è proprio una partita come tutte le altre.

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