Domani sera a San Siro, andrà in scena la partita di ritorno dei sedicesimi di Europa League tra Inter e Ludogorets che, a causa dell’emergenza Coronavirus in Lombardia, si disputerà a porte chiuse. La situazione ha colpito molto il club bulgaro e, tra questi, anche il preparatore atletico Ivan Diaz Infantes, che ha parlato al Mundo Deportivo: “Non mi era mai successo niente del genere. Lunedì l’allenatore, nel discorso alla squadra, ha chiesto ai giocatori se volevano viaggiare. Ha detto loro che se qualcuno non avesse voluto esporsi a questa situazione, l’avrebbe capito. Nessuno gli ha detto che non sarebbe voluto venire. Tutti vogliono giocare”.
Infantes ha spiegato che la squadra biancoverde è arrivata a Milano portando con sé guanti e mascherine per fronteggiare l’emergenza: “Avremo nel bagaglio una maschera ciascuno, guanti e gel. Ci hanno persino dirottato verso il terminal VIP. Durante il nostro soggiorno ci hanno chiesto di rimanere nelle camere il più a lungo possibile, di uscire per mangiare e poco altro e di cercare di non interagire con il personale dell’hotel”.
Parlando, invece, dell’impegno sotto il punto di vista del risultato, il Ludogorets crede nella qualificazione agli ottavi, nonostante la sconfitta per 2-0 subita all’andata: “Sarà una grande partita, giochiamo in un grande stadio, che colpisce sempre anche a porte chiuse. Daremo tutto perché non sono stati superiori all’andata. La partita è stata più equilibrata di quanto sembri per il risultato. Dovessimo riuscire ad essere in vantaggio negli ultimi minuti avremo qualche possibilità”.