Barcellona caput mundi, almeno per quanto riguarda lo sport. Mentre nella città catalana si svolgono i test di Formula 1, sul versante calcistico il club blaugrana è al centro di una serie di vicende poco limpide a pochi giorni dalla super sfida di Champions League contro il Napoli. Se negli ultimi giorni a tener banco è stata la polemica legata alla società L3 Ventures, ingaggiata, secondo chi accusa Bartomeu, per ripulire l’immagine e il buon nome della società, anche a costo di danneggiare i calciatori più scomodi dello spogliatoio come Piquè e Messi, nella mattinata di giovedì 20 febbraio è arrivata l’ufficialità dell’acquisto di Martin Braithwaite dal Leganes. Per luglio, visto che il mercato è chiuso? No, neanche per sogno: il calciatore arriva subito, completamente al di fuori del calciomercato invernale, che anche in Spagna, come in Italia, ha chiuso i battenti il 31 gennaio. Praticamente tre settimane dopo al Barcellona, in completa emergenza in attacco in seguito agli infortuni abbastanza seri occorsi a Suarez e Dembele, è stato concesso un clamoroso strappo alla regola che è destinato a suscitare scalpore e creare uno scomodo precedente.
PERMESSO SPECIALE – Il Barcellona ha sfruttato un cavillo, approfittando di una regola speciale e della possibilità di pagare la clausola rescissoria, ma l’approdo in blaugrana dell’attaccante danese, se da una parte aiuterà proprio i catalani nella corsa per la Liga, dall’altra danneggia incredibilmente il Leganes, in piena lotta per non retrocedere. Proprio attraverso i gol di Braithwaite la squadra allenata da Aguirre sperava di raggiungere una complicata salvezza (penultimo posto, anche se a -2 dall’ultimo utile per la permanenza nella massima serie), ma ecco che la Federcalcio spagnola decide di venire incontro alla super potenza catalana, che ha avuto il permesso – concesso ad hoc in base a un dubbio regolamento spagnolo che consente ai club di sostituire calciatori infortunati dopo la chiusura del calciomercato con prognosi di almeno cinque mesi – di acquistare un calciatore sul mercato nonostante quest’ultimo fosse chiuso da un pezzo, sottraendo dunque il pezzo più pregiato proprio al Leganes, che a sua volta non potrà sfruttare l’effetto domino e non è autorizzato a operare sul mercato. Ne viene fuori una Liga, di fatto, falsata dall’interno: il Barcellona si è rafforzato in corsa a discapito del Real Madrid che le contende il titolo, il Leganes si è indebolito e va a vantaggio delle altre squadre coinvolte nella bagarre salvezza.
BALOTELLI ALLA LAZIO – Inutile dire che una cosa del genere in Italia avrebbe scatenato un vero e proprio putiferio. Facile immaginare cosa sarebbe successo se, per esempio, Juventus o Lazio, dopo l’infortunio di un top player, avessero richiesto alla Lega di Dal Pino la possibilità di acquistare un calciatore a mercato ormai chiuso, e la Federcalcio di Gravina avesse dato l’ok, portando una candidata per lo scudetto a sottrarre improvvisamente un calciatore importante a squadre come Genoa o Brescia, Balotelli o Sanabria per fare dei nomi. Ma per una volta non è il Bel Paese a far parlare di sé: in Spagna, però, accuse e polemiche già si susseguono. Del resto, lo dice persino il motto del club blaugrana: il Barcellona è “mes que un club”.