Serie A

Milan-Torino, Pioli: “Musacchio non si è rifiutato di entrare, Ibrahimovic era arrabbiato”

Stefano Pioli - Foto Antonio Fraioli

“Musacchio? Non si è rifiutato di entrare, mi ha detto che aveva un problema al polpaccio ed è chiaro che ho fatto un’altra scelta”. Lo ha dichiarato Stefano Pioli in merito alla mancata sostituzione di Mateo Musacchio, al momento del cambio per infortunio di Simon Kjaer, per un presunto problema al polpaccio dello spagnolo richiamato dalla panchina.

Il buono di questa sera è sicuramente il risultato ma anche la prestazione, stiamo trovando un’identità e un modo di stare in campo che ci rende pericolosi”. Stefano Pioli commenta così la vittoria del Milan sul Torino per 1-0 nel posticipo della ventiquattresima giornata del campionato di Serie A. “Dobbiamo pensare a vincere più partite possibili fino a maggio, sono assolutamente soddisfatto – ha dichiarato Pioli ai microfoni di Sky – L‘insoddisfazione di Ibrahimovic a fine partita? Era arrabbiato perché si poteva fare meglio, perché potevamo chiudere prima la partita. Possiamo sicuramente far meglio, è giusto così. Dobbiamo essere ambiziosi per la nostra crescita, dobbiamo cercare sempre di migliorare”.

Poi sul percorso intrapreso dal suo Milan: “Quando una squadra riesce a essere pericolosa significa che riesce a mettere in campo una prestazione a livello di spirito importante. La voglia di provarci tutti insieme ci sta dando dei vantaggi su tante situazioni. Sapevo che si poteva soffrire oggi ma abbiamo sofferto più per colpa nostra perché potevamo chiudere la partita. Possiamo migliorare ancora”. E sul suo futuro sulla panchina rossonera: “Il nostro lavoro è quello di essere sempre sotto esame, ti devi preparar bene e devi sempre dimostrare. Pensare in questo momento al futuro non va bene, c’è ancora tanto da fare. Quello che sarà il futuro lo decideremo a fine campionato”.

C’è spazio anche per i complimenti a Gabbia, debuttante quest’oggi in A a causa dell’infortunio di Kjaer: “Sono contento di Gabbia, è un ragazzo che ha lavorato sempre con grande disponibilità, è un giovane affidabile. È entrato con la convinzione giusta, si merita queste soddisfazioni. Quando lavori così dopo vieni premiato”. Infine sui giocatori che ruotano dietro a Ibrahimovic: “Vogliamo avere due giocatori vicini capaci di dialogare dal punto di vista tecnico. Calhanoglu mi piace nella posizione tra le linee, sa lavorare bene. Ma possono farlo anche Paquetà e Bonaventura. E Paquetà può diventare un giocatore importante”.

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