Milinkovic Savic ha parlato della sfida contro l’Inter di domenica sera con le due squadre divise da un punto e che proveranno a lottare per lo scudetto sino alla fine: “Loro sono una squadra forte, con tanti grandi nomi – ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport – giocano bene e hanno vinto un derby che ha dato loro forza. Noi però giochiamo in casa, dobbiamo entrare in campo cattivi dal primo minuto e vediamo come finirà”. Il centrocampista serbo identifica il momento di un cambio di mentalità nella partita contro l’Atalanta all’Olimpico, in cui la Lazio stava perdendo per 3-0 e ha poi rimontato 3-3: “Da lì è partito tutto il discorso: non abbiamo parlato troppo perché sapevamo cosa dovevamo fare, poi il mister ha detto due o tre parole che hanno cambiato tutti noi nella testa. Siamo usciti e abbiamo fatto quello che abbiamo fatto”.
Il giocatore biancoceleste analizza anche il suo modo di giocare, che è maturato rispetto al passato, e il rapporto con i compagni: “Il mio modo di giocare e’ cambiato, ora gioco un po’ più indietro: aiuto a difendere di più ma mi sento bene anche nel nuovo ruolo. Il mister mi ha detto quello che vuole da me, io provo a darglielo e sono contento. Con i miei compagni siamo cresciuti piano piano, abbiamo cambiato la mentalità. Adesso siamo più famiglia, ci sono tanti ragazzi che sono qua da tanto tempo e i nuovi si sono integrati bene, meglio che negli anni precedenti”. Sul sogno scudetto il giocatore non si è tirato indietro, rimanendo però sempre con i piedi per terra: “Non ci pensiamo troppo ma ci proviamo, dato che siamo li’ vicino… Ma per noi non e’ un obbligo vincerlo, l’obiettivo resta la zona Champions e daremo tutto per rimanere là. Poi, nel caso, se finisse come mi auguro, ci sara’ spazio per un nuovo tatuaggio sulla mano”.