Serie A

Inter-Milan, Conte: “Il derby nasconde grandi insidie, sappiamo cosa fare”

Antonio Conte - Foto Antonio Fraioli

Il tecnico nerazzurro Antonio Conte ha rilasciato importanti dichiarazioni in vista di Inter-Milan, stracittadina valida per la ventitreesima giornata della Serie A 2019/2020. L’allenatore pugliese ha risposto alle domande dei cronisti presenti in sala stampa, evidenziando l’importanza specifica del ciclo di sfide complesse che dovrà affrontare la Beneamata, fra le quali vi sono Milan, Lazio e Juventus.

Conte ha presentato il derby senza eccedere in entusiasmo: “Il Milan all’andata aveva un altro allenatore in panchina, adesso c’è Pioli. I derby sono sempre partite molto sentite, importanti. Dobbiamo concentrarci sulla partita e sui punti, vincere il match significa comunque fare tre punti“.

Successivamente il tecnico interista ha analizzato il valore reale dei rossoneri: “Secondo me il Milan vale molto di più dei punti che possiede, è un’ottima squadra, hanno aggiunto un campione come Ibrahimovic che ha aggiunto esperienza e fiducia. A mio parere il Milan è molto di più di quello che dice la classifica, ripeto“.

Conte ha peraltro chiarito il suo pensiero riguardo la serie di partite che aspettano l’Inter, fondamentali per la stagione: “Sappiamo di affrontare un ciclo di partite importanti, contro squadre forti. Il Milan è una di queste e il derby nasconde delle insidie che bisognerà gestire. Detto questo, come ripeto spesso, abbiamo il nostro percorso da fare. Dobbiamo cercare di crescere, guardare a noi stessi. Dopo questo ciclo di sfide avremo idee più chiare“.

Sul finire della conferenza stampa, l’allenatore italiano ha proposto un’opinione sul nuovo acquisto interista, ovvero il danese Christian Eriksen: “Lui è un calciatore forte, siamo contenti di esser riusciti ad acquistarlo. Eriksen ha precise caratteristiche, sappiamo che può entrare nella nostra idea di gioco e cercheremo di lavorare con lui, per bene. Lui entra in un mondo tutto nuovo, non dimentichiamo che in Italia c’è molto più tatticismo. All’estero spesso e volentieri non sono molto centrati su alcune situazioni“.

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