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Verona-Juventus, Sarri: “Non possiamo sottovalutare l’Hellas. A Rabiot serve continuità”

Maurizio Sarri, Juventus - Foto Antonio Fraioli

“Penso che la consistenza dell’avversario sia palese. Stanno facendo una grande stagione, è una squadra pericolosissima per intensità, aggressività. I nostri giocatori hanno ben chiaro che la partita è difficile, spero che l’approccio sia di buon livello. Andremo a toccare questo argomento, ma non voglio sottovalutare l’intelligenza dei miei giocatori, è palese che il Verona sia pericoloso”. Sono queste le parole di Maurizio Sarri nella consueta conferenza stampa alla vigilia dell’impegno della Juventus, che giocherà in anticipo al sabato sera sul campo del pericolosissimo Hellas Verona, come conferma lo stesso allenatore toscano.

Il tecnico bianconero ha abbracciato diversi temi, a cominciare dai dubbi per quanto riguarda modulo e giocatori d’attacco: “Avere un centravanti apre la squadra avversaria, ma quando sono aperti averne uno che si inserisce sarebbe altrettanto importante. Devo dunque decidere chi far giocare come punta, ma non penso vedremo Douglas-Dybala-Ronaldo. Il 4-3-3 con Douglas out era difficile, in questo momento è più facile. Se a sensazione dello staff è meglio tornare al 4-3-1-2 lo facciamo tranquillamente, siamo pronti a far entrambi i moduli”.

A centrocampo Rabiot dovrebbe ancora una volta essere preferito a Matuidi e Sarri spiega il motivo: “Rabiot sta bene e l’ho preferito, ma non possiamo scordarci di quanto sia utile Matuidi sulla lunga distanza. E’ un discorso di periodi, in questo momento è importante dare continuità a Rabiot, sta crescendo e lo farà ancora. Dargli continuità in questo momento è importante”. Infine il punto sulle condizioni di Chiellini e Danilo: “Danilo si sta allenando a parte dopo aver terminato le cure, spero che nella prossima settimana possa cominciare ad allenarsi con noi, non prevedo tempi lunghi per il suo recupero. Per Chiellini siamo completamente nei tempi previsti, per quanto riguarda le gare ufficiali bisogna ascoltare anche lui e le sensazioni che prova, sono più importanti le sue sensazioni rispetto a quelle dei medici. Lui è clinicamente guarito”.

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