“Ovviamente avrei preferito la vittoria di Thiem, non bisogna essere ipocriti. Ma questo fa parte del nostro sport e Nole ha giocato un torneo particolarmente buono: oggi i numeri dicono che è il miglior giocatore al mondo“. All’inaugurazione della sua nuova Accademia in Kuwait, Rafael Nadal è tornato a parlare degli Australian Open, torneo nel quale lo spagnolo è stato eliminato ai quarti da Dominic Thiem. Ma proprio il tennista austriaco, giustiziere di Rafa, ha perso la finale a favore di Novak Djokovic, tornato sul trono del ranking mondiale spodestando Nadal: “Per me personalmente sarebbe stato meglio se Dominik avesse vinto, ma ad essere sincero questo non mi ha tolto il sonno – ha spiegato Nadal – L’unica cosa che posso fare è congratularmi con Djokovic per questo grande successo“.
Ma dopo aver chiuso il primo Slam dell’anno a Melbourne, Nadal ora guarda avanti e in particolare si proietta verso i Giochi Olimpici di Tokyo in una stagione dove certamente cercherà di essere protagonista a Roland Garros, Wimbledon e US Open: “Devo vedere. La stagione è appena iniziata e sarà una stagione impegnativa per me, considerando che nell’ultimo anno ho avuto pochissime pause – ha spiegato Rafa parlando della sua programmazione – Pertanto, devo misurare molto bene gli sforzi, guardare il calendario e poi prendere le decisioni giuste, sempre considerando che quando si vince di più si può giocare di meno e, di converso, quando vinci di meno, devi giocare di più. È un principio di base del nostro sport“. “I Giochi sono sempre una data contrassegnata, è l’evento sportivo più importante al mondo e quindi spero di esserci – ha precisato – Singolare o doppio o entrambi? Non l’ho ancora deciso. Mi restano mesi davanti ma ai Giochi si devono sempre fare sforzi, per dare il massimo. Mi piacerebbe fare entrambi i tornei ma dipenderà anche da come arriverò fisicamente. Di Slam ce ne sono quattro ogni anno; di ‘Masters 1000’ nove, ma i Giochi ci sono solamente una volta ogni quattro anni. e posso ritenermi fortunato di aver vinto nella mia carriera una medaglia a Pechino e una a Rio“.