Hockey ghiaccio

Hockey NHL, Heritage Classic: Edmonton Oilers, 3-0 ai Winnipeg Jets

Heritage Classic - Foto Resolute - CC-BY-SA-3.0

Dopo tre anni di assenza torna l’appuntamento con l’Heritage Classic nell’hockey su ghiaccio nordamericano NHL. L’evento totalmente canadese, outdoor, è giunto alla quarta edizione ufficiale integrato nella regular season della massima lega. Nel match odierno si son affrontate Winnipeg e Edmonton in casa dei Jets all’Investors Group Field.

L’Heritage Classic non ha una grandissima “tradizione” ma è sicuramente un evento che viene messo sotto i riflettori per la specialità di ospitare solamente franchigie canadesi in contrapposizione al Winter Classic dove, la maggior parte delle volte, padroneggiano le statunitensi (anche per motivi di numero nella lega). Furono proprio gli Edmonton Oilers ad inaugurare questo nuovo evento nella stagione 2003/2004 quando i Montreal Canadiens vinsero in Alberta per 3-4. Solamente sette anni più tardi l’outdoor canadese tornò in regular season con la larga vittoria dei Calgary Flames sui Canadiens per 4-0 per poi concludere con l’ultima edizione nel 2013/2014 con il successo esterno degli Ottawa Senators in casa dei Vancouver Canucks (match terminato 4-2 per i Sens).

Tornando al match odierno, Jets e Oilers hanno dovuto attendere quasi due ore prima del puck drop definitivo perché l’avvio previsto per le 21:00 (italiane) è stato posticipato per la forte presenza dei raggi di sole che non hanno permesso al ghiaccio di tenere una temperatura adatta ad una partita di hockey.

Dopo la grande attesa, la partecipazione di gruppi musicali ed il sentitissimo inno canadese, il puck è stato droppato alle 22:53 italiane.

Nel primo periodo i Winnipeg Jets hanno controllato agilmente la partita concedendo davvero poco agli avversari e riuscendo ad oscurare la fase offensiva di Connor McDavid. Subito in palla Patrik Laine anche se solo davanti a Cam Talbot cestina l’opportunità dell’1-0 a metà periodo. Una prima frazione dove il goalie degli Oilers ha potuto destreggiarsi con alcuni ottimi salvataggi chiudendo con il tabellino dei SOG 10-8 in favore dei padroni di casa.

La prima rete dell’incontro arriva verso il decimo minuto della seconda frazione quando da una situazione di powerplay, Blake Wheeler effettua un brutto passaggio verso Dustin Byfuglien che trovandosi spiazzato lascia ghiaccio aperto a Mark Letestu che colpisce con la sua specialità, il “short-handed” goal.

Solamente un minuto e 46 secondi più tardi si sgretola il powerplay dei Jets e Darnell Nurse, uscendo dal penalty box, usufruisce della transizione offensiva avviata da Kassian e proseguita da McDavid che, generosamente, appoggia il puck per il compagno davanti al goalie avversario con Nurse che effettua una conclusione assolutamente imparabile.

Dopo questo tremendo uno-due, Winnipeg prova a riprendersi pressando la difesa ma solamente 6 minuti più tardi incassa anche la sesta rete, questa volta per un’imprecisione grossolana della second overall pick, Laine, che si fa rubare facilmente il puck e, successivamente, Ryan Nugent-Hopkins s’inventa un super assist per Zack Kassian che fulmina Connor Hellebuyck sul primo palo per la rete del 3-0.

Il terzo periodo inizia sulla falsa riga del secondo con gli Oilers che prendono sempre più la partita nelle mani forti di un grosso vantaggio di tre reti. Nella prima metà Winnipeg produce solamente due conclusioni verso il net di Talbot rischiando di capitolare definitivamente su una doppia penalità ed un 5-on-3 powerplay non sfruttato dagli ospiti. Coach Paul Maurice (Jets) a 5 minuti dal termine decide di levare il goalie per tentare l’assalto 6 vs 5 e dopo soli 40 secondi rischia di subire l’empty-net da Milan Lucic. Nonostante il powerplay conquistato per fallo di McDavid, i Jets producono veramente poco limitandosi ai tiri “della confusione” dalla lunga distanza.

Grazie a questo successo Edmonton sale a 10 punti con 5 vittorie su 6 partite stagionali, primo shutout per Cam Talbot con una prestazione da 30 salvataggi. Winnipeg continua a “viaggiare” nella mediocrità con 3 sconfitte in 5 match, una situazione da sistemare velocemente se non si vuole ripetere l’errore della passata stagione anche perché è abbastanza evidente che nella Central Division c’è un’agguerrita competizione da cui non bisogna starne fuori.

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