“Non mi sono mai sentito peggio dopo una partita. Ero felice che fosse finita.Non mi era mai capitato. Ma l’avversario era tosto, ho sbattuto contro un muro. È stata una sconfitta dura, ma l’ho dimenticata in fretta“. John Millman non rievoca bei ricordi a Roger Federer. Reduce dalla vittoria su Krajinovic, il numero 3 del mondo nel terzo turno degli Australian Open affronterà Millman, tennista capace di batterlo negli ottavi di finale degli US Open 2018. “ Ero solo felice che lo US Open fosse finito per me in modo da potermi concentrare sul recupero – ha spiegato Federer in conferenza stampa – Non ho rimpianti, ho fatto tutto il possibile per essere pronto al via del torneo e anche in quel match ho provato di tutto“.
Fino ad ora il percorso in questi Australian Open per Federer è stato piuttosto facile con primi turni senza un grosso dispendio di energie: “Anche in partite come queste c’è sempre lo sforzo di aumentare il vantaggio. Certo, non sei stressato come quando sei sotto di un set, di un break o di due set. Preferisco andare liscio all’inizio per avere benzina extra quando serve“. Infine sulla velocità dei campi: “Il campo con le palle nuove è veloce. Dopo due, quattro, sei game però il gioco rallenta molto. Nella sessione serale, col tetto chiuso rallenta ancora di più. Ma penso che i campi diventeranno più veloci andando avanti nel torneo e spero di esserci ancora quando questo accadrà“.