«Non c’è stata nessuna aggressione fisica, ma solo verbale; siamo contro ogni forma di violenza», queste le parole della società dilettantistica di calcio del Roccafluvione, che si difende dopo l’episodio avvenuto il 7 dicembre scorso sul campo della Rotellese (Terza categoria). Il fatto riguarda un alterco tra un giocatore del Roccafluvione e l’arbitro che ha sanzionato la squadra con la partita persa a tavolino e mille euro di multa, mentre il suo tesserato è stato squalificato fino al 31 dicembre 2023. Nello stesso periodo è stato sottoposto dal Daspo del Questore di Ascoli Piceno. La società e il giocatore si sono sentiti fortemente penalizzati e hanno protestato nella gara contro il Croce di Casale, dove sono rimasti immobili per tutti i 90 minuti di gioco. La partita è terminata così 15-0. L’accusa mossa nei confronti del giocatore è quella di aver spinto il direttore di gara facendolo sbattere contro una porta degli spogliatoi causandogli lesioni refertate all’ospedale di Amandola con sette giorni di prognosi.