E’ corsa a tre per lo scudetto. La Lazio non si nasconde più e con la settima vittoria consecutiva conquistata contro la Juventus nella bolgia dell’Olimpico i biancocelesti si portano a meno cinque dalla vetta e a soli tre punti dal secondo posto, occupato proprio dai bianconeri che vedono aprirsi la prima crisi stagionale: un pareggio scialbo contro il Sassuolo, quindi la debacle di Roma, punto di contatto tra i due match l’incredibile superficialità della fase difensiva.
L’Inter prima a quota 38, poi la Juventus che perde un altro punto nei confronti dei nerazzurri (ecco che il pareggio dei ragazzi di Conte contro la Roma assume un valore positivo) a 36. Dietro, a sorpresa rispetto ai pronostici di agosto, c’è una super Lazio a quota 33: i biancocelesti di Inzaghi funzionano a meraviglia, e con 21 punti sul altrettanti a disposizione sono la miglior squadra degli ultimi due mesi in Europa. Terzo posto consolidato ma, perché no, adesso è possibile guardare al futuro con fiducia: provare a inserirsi nella lotta al titolo non è poi così impossibile.
La Juventus, invece, deve ricorrere rapidamente a un esame profondo della situazione. Il gioco non è mai stato quello che ci si poteva aspettare con Sarri, ma i risultati erano arrivati con facilità. Il pareggio col Sassuolo era stato il primo campanello d’allarme, quindi questa pesante sconfitta indirizzata dall’espulsione di Cuadrado, ma pur sempre in seguito a un tre contro uno subito con estrema facilità: la squadra non gira, né davanti, né dietro, e servono immediatamente le giuste contromisure per non mettere a rischio la nascita di un progetto di ampio respiro.