“Non potevamo cominciare in modo migliore: i miei compagni di squadra mi hanno consegnato il testimone con un grande vantaggio, sono riuscito a mantenere la calma e a controllare la situazione anche al poligono nonostante la grande rimonta di Boe”. Questa la felicità di Dominik Windisch al termine dell staffetta mista di Ostersund, valevole per la prima tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2019/2020, dove l’Italia vince alla grande. “Apriamo la stagione praticamente come avevamo finito la passata – ha proseguito Windisch ai microfoni della Fisi – questo risultato ci dà una grande carica per le prossime gare”.
Ad aprire la staffetta la solita Lisa Vittozzi che incanala nei binari giusti la gara con una frazione solidissima: “Non vedevo l’ora di cominciare e l’ho dimostrato – ha confessato la sappadina – E’ andata bene, forse sono stata un po’ troppo frettolosa nel chiudere la prima serie, però ho reagito bene e nella seconda le cose sono andate meglio. Le avversarie hanno imparato a rispettarci, ma non gasiamoci troppo. Oggi il vento nell’azzeramento era fastidioso, quando sono arrivato a sparare in piedi avevo intenzione di andare sulla piazzola numero 1 perchè mi sembrava coperta, ma le bandierine sventolavano parecchio e ho dovuto controllare bene la situazione”. Domani tutti di nuovo in campo con le sprint: “Guardiamo avanti, domenica la sprint sarà una nuova opportunità per tutti e si ripartirà da capo”, ha chiosato Vittozzi.
Contento anche Lukas Hofer: “Ho avuto una conferma molto positiva sotto il profilo fisico, dopo due mesi un po’ cosi non sapevo cosa aspettarmi, poi col vantaggio che avevo sapevo di dovere fare il meglio possibile. Il mal di schiena che mi ha tormentato nei mesi scorsi sembra passato, manca una forma che spero di raggiungere strada facendo. Possiamo dire sempre la nostra in questo format, anche nelle giornate come oggi in cui io e Dominik non eravamo al top, però abbiamo sopperito bene al poligono. Nella sprint di domenica dovrò capire veramente come sto, oggi era una gara più corta, sono curioso di capire come reagirà il mio corpo”.
Le parole di Dorothea Wierer: “Direi che è andata abbastanza bene, ero un pochino tesa al momento del cambio perchè le avversarie mi braccavano da dietro, ed erano le migliori. Ho lavorato bene sul poligono anche se il vento era fastidioso. E’ un po di tempo che gli avversari ci studiano ma penso sia normale, nella sprint cambierà tutto perchè si tratta di un format diverso, le concorrenti saranno molte di più e non soltanto le quindici della staffetta, dovrò rimanere concentrata perchè un conto è sparare con le ricariche a disposizione, un altro è sapere che in caso di errore ti aspetta un giro di penalità”.