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Bologna, le parole dei dottori su Mihajlovic: “Ritorno ad una vita normale sarà graduale”

Sinisa Mihajlovic - fotomenis.it

Sinisa Mihajlovic si è presentato in conferenza stampa con il Dottor Michele Cavo, direttore del reparto di ematologia del Sant’Orsola e la  dottoressa Francesca Bonifazi. Queste due figure hanno spiegato ai giornalisti in maniera dettagliata la situazione del tecnico del Bologna. Ha parlato in primis il Dottor Cavo: “E’ il primo giorno che parlo con la stampa, lo faccio dietro la richiesta di Sinisa. C’era da essere molto cauti e prudenti verso questa malattia e il percorso di cure. La complessità della diagnosi e del percorso la abbiamo affrontata con il meglio della nostra professionalità, sapere e conoscenze. Oggi sono qui a parlare a nome di tutti quanti i medici”. Poi parlando della malattia e dopo aver spiegato come è stata scoperta il Dottore ha dichiarato: Fin qui ci sono stati diversi cicli di cure. Il risultato dopo il primi ciclo è stato molto positivo. In termine generici, il primo obiettivo è ottenere la remissione completa, cioè che le cellulare tumorali scompaiano dal midollo, che riprende la sua normale funzione. E questo è stato ottenuto sin dal primo ciclo. Il secondo ciclo è arrivato con gli stessi farmaci e con lo stesso metodo, ma è stato più breve. Dunque c’è stata la ricerca del donatore compatibile di midollo. Oggi è un mese esatto dal trapianto. Sinisa oggi voleva chiudere un cerchio parlando con voi. Dal nostro punto di vista il cerchio non è chiuso, dobbiamo continuare a monitorare Sinisa”.

LA CONFERENZA STAMPA COMPLETA

La parola è poi passata alla dottoressa che ha detto: Ad oggi c’è assenza di complicanze cliniche post trapianto. Che è stato regolare. Le condizioni generali sono soddisfacenti. Devo ricordare che occorre sempre cautela. I primi cento giorni sono delicati. Il ritorno alla vita normale di Sinisa avverrà gradualmente, valuteremo di volta in volta la possibilità di essere presente alle partite. Il sistema immunitario è fragile e ancora molto giovane. Questo potrebbe limitare la sua presenza alle partite, ma non limiterà di certo il suo grande spirito guerriero”. Sul prossimo futuro invece le parole sono state: Uno scenario sui cento giorni dopo il trapianto? Non si può definire la guarigione dopo cento giorni, ma si riducono i rischi legati al trapianto. E’ dopo due anni che può esserci una prima definizione di guarigione.

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