Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato a Torino margine della presentazione del libro di Leonardo Bonucci: “Considero Leo un mio amico, un amico di tutti coloro che amano la Nazionale. Lo merita, è un ragazzo straordinario. Poi mi ha colpito il tema, di grande attualità, e soprattutto la finalità di questo lavoro. Una finalità benefica alla quale dobbiamo dare grande attenzione e grande risalto. Una storia comune, che racconta valore, esalta alcuni sentimenti, come quello dell’affetto, poi i valori che io personalmente cerco di diffondere non perché sono i miei, ma sono del mondo del calcio. Nel libro ho letto il papà che consiglia al figlio il rispetto degli avversari e questo è un principio fondamentale del calcio”.
Il numero uno della Federazione italiana ha poi continuato: “La sensibilità di Leonardo non è una sorpresa. Il nostro mondo è un mondo migliore rispetto a tanti altri, è anche migliore di come viene descritto tante volte. Io in questo momento ho la fortuna di vivere con un gruppo di ragazzi straordinari. Leonardo, come i suoi compagni e il nostro staff, dimostrano una sensibilità rarissima in altri settori. Credo che questo il mondo del calcio lo viva in ogni realtà. Io credo che, come esistono una serie di problemi in altre aree di interesse sociale, anche il calcio, soprattutto a livello dilettantistico e professionistico meno di prima fascia, veda alcuni fenomeni diffusi. Per questo io come italiano, padre e nonno devo essere grato a Leo per il loro lavoro di testimonianza importante. Leo è un’icona, al nono posto nelle presenze della Nazionale, ma qualcuno ce l’ha già nel mirino più su, rappresenta un riferimento importante per i nostri ragazzi“.