Antonio Conte ha parlato in un’intervista a “L’Equipe” in vista della ripresa del campionato dell’Inter, che sfiderà il Torino nell’anticipo serale del sabato. “La competizione è una battaglia e quando vai a combattere non c’è nessuna ragione per ridere o essere contento – ha affermato il tecnico neroazzurro -. Sono molto concentrato sul fatto che alla fine ne debba restare solo uno in piedi e faccio di tutto perché sia la mia squadra. E’ il mio modo di essere e mi porterà a chiudere presto la carriera, perché vivo il mestiere in modo troppo total. Mi ero imposto un grande obiettivo, fin da subito: allenare un gran club entro tre o quattro anni, altrimenti mi sarei fermato. Comunque deve valerne la pena. Mi chiedo spesso se sia giusto passare tanto tempo senza la mia famiglia. Puoi fare molte cose nel calcio, ma l’unica per non sacrificare la famiglia, è proprio l’allenatore”.
Il tecnico leccese ha poi spiegato anche come un giocatore dovrebbe condurre la propria vita sessuale in vista degli impegni sportivi: “In periodo di competizione, il rapporto non deve durare a lungo, bisogna fare il minor sforzo possibile, quindi restando sotto la partner”.