“Sacchi? Lo ringrazio per i complimenti. Non mi aspettavo le dieci vittorie ma la qualificazione. L’obiettivo primario non è stato quello di vincere ma quello di riportare i tifosi intorno alla Nazionale e dare la possibilità ai giocatori per un calcio vincente. Fossimo riusciti a fare questo poi i risultati sarebbero stati la conseguenza. Non volevamo vincere speculando, ma cercando di fare la partita. Rischiando, anche, e i giocatori lo hanno assimilato velocemente”. Si avvicina l’ultima partita della fase a gironi di qualificazioni agli Europei del 2020 e Roberto Mancini ha le idee chiare sull’Italia che vuole vedere a Palermo contro l’Armenia.
“I giovani mi hanno sorpreso, hanno preso al volo le chance che gli sono state concesse. Devono farlo anche gli altri. Nel momento delle convocazioni dovrò andare in conclave, sarà un problema lasciare a casa i ragazzi”, ha spiegato il Ct azzurro prima di soffermarsi sulla formazione: “Chiesa giocherà, è uno di quelli sicuri. Mi aspetto una grande prova, non solo da lui ma da chi non ha giocato venerdì. La prestazione non è singola, ma corale e con la squadra. Ci saranno 3-4 che avranno una motivazione in più”. Poi sul pubblico di Palermo: “È un piacere essere qui, Palermo merita la Serie A per pubblico e città. Il dispiacere che non ci sia è tanto. Noi abbiamo bisogno dei tifosi, dobbiamo giocare bene per sostenerci. Potrà essere una serata divertente, pure se la gara non sarà semplice, all’inizio”.