Quando lo scorso anno Stefanos Tsitsipas ha sollevato al cielo il trofeo di NextGen ATP Champion il pensiero di tutti gli appassionati era che il conseguimento di quel titolo fosse solo un rito di passaggio verso qualcosa di più grande. Stefanos, già grande tra i piccoli, ma che guardava già al piano di sopra. Ecco perchè ritrovarcelo quest’anno alle Finals in cui è il più piccolo tra i grandi del tennis non ha sorpreso praticamente nessuno.
Il classe ‘98 ha giocato un 2019 di straordinaria continuità in cui ha vinto due tornei (Marsiglia ed Estoril) ed è diventato il semifinalista più giovane in uno slam (Australian Open) dai tempi di Novak Djokovic nel 2007. Una crescita continua di cui ancora si intravede il potenziale, che lo ha portato ad agosto per la prima volta in top 5 del ranking: non serve dire come sia il primo greco della storia a riuscirci. “Da quando mi sono qualificato a queste Finals non c’è stato giorno in cui non abbia pensato ad altro” ha detto Tsitsipas di recente.
Il suo desiderio è quello di diventare grande in mezzo ai grandi e il girone Agassi con Nadal, Medvedev e Zverev promette grandi battaglie. Tsistipas è probabilmente l’outsider più affascinante di queste ATP Finals e sebbene un’uscita nel girone non sarebbe una grande delusione, pronosticarlo almeno in semifinale non è utopia.