“Attraverso le Iene mi è stato chiesto di donare un pallone a Mario, tra l’altro a me caro. Mi sono un po’ adeguato allo spirito delle Iene. Ma quello che è successo domenica va preso seriamente perché la tematica del razzismo è oggettivamente di priorità assoluta che bisogna affrontare e contrastare“. Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha regalato un pallone autografato a Mario Balotelli per porre fine alla polemica riguardante il caso di razzismo durante Verona-Brescia. Il primo cittadino di Verona, in prima battuta, aveva minimizzato quanto accaduto dicendo di non aver rilevato alcun coro razzista allo stadio: “Se ci sono dei singoli, ognuno si assume la responsabilità di quello che dice e di quello che fa – ha sottolineato quest’oggi all’Ansa – e risponde di quello che dice e di quello che fa“.
Infatti Luca Castellini, capoultrà divenuto mediatico per l’attacco netto ai danni di Balotelli, è stato sospeso dall’Hellas fino al 30 giugno 2030 per non aver rappresentato i valori etici del club. Ma il sindaco tiene a precisare: “La questione è che domenica allo stadio nessuno ha sentito quei cori, benché poi siano usciti determinati articoli. E devo dire che nessun giornalista delle quotidiani nazionali presenti allo stadio, con i quali ho parlato ieri, nessuno di loro aveva sentito niente. E comunque un conto sono i singoli, un conto è appiccicare un’etichetta ad una città e a un’intera comunità: questo lo trovo inaccettabile“.