Le parole di Marco Lodadio il giorno dell’impresa conquistata negli anelli con l’argento mondiale. L’azzurro ha anche staccato il pass olimpico per Tokyo 2020 grazie a un esercizio ai limiti della perfezione. Le dichiarazioni di un ginnasta che testimonia non il successo, bensì lo sforzo soprattutto mentale per raggiungerlo, in una lotta continua con se stesso e ciò che lo circonda:
MARCO LODADIO – “Più che per la medaglia sono felice per la qualificazione olimpica, che in piccola parte mi consola per la delusione di squadra. Andrò a Tokyo con la consapevolezza di dover rappresentare un gruppo di ragazzi eccezionali, che avrebbero meritato come me di essere lì. Ci siamo andati vicinissimi. Da qui in poi lavorerò con il mio allenatore Gigi Rocchini per salire ancora, fino ad essere il numero uno. I paragoni con i grandi campioni del passato fanno sempre piacere, ma io mi sento Marco Lodadio e voglio lasciare il segno in questo sport, venire ricordato per quello che ho fatto, non per essere l’erede di qualcuno. Superare Petrounias, il campione del mondo e olimpico, che fino ad oggi era imbattuto, è stata una cosa strana. Lui è sempre stato un mio punto di riferimento, veniva da un infortunio e so cosa significa rientrare dopo un periodo di inattività. Solo un professionista eccezionale poteva tornare così in fretta ad alti livelli. Spero quindi di potermi confrontare con Eleftherios quando sarà al 100 per 100, in una sfida alla pari. Gli auguro di qualificarsi attraverso le Coppe del Mondo. Lo aspetto a Tokyo per la rivincita!”.