Anche Vanessa Ferrari si è espressa sulla bufera doping che potrebbe investire lo sport americano ed in particolare, al momento, Simone Biles, quadrimedagliata d’oro all’Olimpiade di Rio de Janeiro, anche nella gara che ha visto la nostra azzurra arrivare 4a per pochissimo, il corpo libero.
“Non so cosa sia successo, so invece tutta la fatica che ho fatto per essere lì, con un tendine semi-distrtutto, a quasi 26 anni, in una finale olimpica e sfiorare la medaglia per pochissimo“, ha dichiarato la bresciana rispetto all’assunzione legalizzata di anfetamine e metilfenidato da parte della Biles, che è spuntata dai documenti rubati dagli hacker.
“Se spero nella squalifica della Biles e dunque nel bronzo? Io spero solo che siano fatte le cose giuste. Se non sarà giusto che sia punita, allora terrà correttamente l’oro vinto. L’importante è che vi siano delle indagini approfondite: prima di Rio sono stata sottoposta a 3-4 controlli a sorpresa, e ad un altro appena arrivata in Brasile. E la stessa cosa successe a Londra. Sono super controllata e pulita, anche per curare il tendine ho sempre utilizzato sostanze concesse, e non ho mai richiesto il TUE [esenzione dal controllo antidoping per specifiche sostanze, generalmente vietate ma legalmente assunte per fini terapeutici] sin da quando sono piccola. Per questo non me ne intendo, ma se quanto uscito fuori fosse vero, allora saprei ancora di più quanto valgo. Se arrivi a 26 anni con un tendine messo male e gareggi con delle ragazzine, si spera che non ci sia doping“, ha concluso la Ferrari.