Domani alle 18.45 locali, 11.45 italiane, la Nazionale Italiana Rugby affronterà il Sudafrica nella gara valida per il terzo incontro nel Girone B alla Rugby World Cup in Giappone. Giampiero De Carli ha parlato a proposito della partita contro gli Springboks ai microfoni di federugby.it: “E’ una partita che attendiamo da molto tempo. L’abbiamo preparata nel migliore dei modi e, come ha detto Conor ieri avevamo già discusso in precedenza di alcune possibili scelte per domani durante i precedenti raduni. Con 6 avanti in panchina da entrambe le parti, si preannuncia una partita molto fisica. La componente che non dovrà assolutamente mancare sarà quella mentale“. Molto carico e propositivo per la sfida di domani anche Luca Bigi: “Sono molto contento di giocare la partita di domani e spero di sfruttare al meglio l’opportunità che mi è stata data. Attendiamo questa partita da tanto tempo e abbiamo fatto un percorso mirato per essere al meglio”.
C’è grande fermento per il match di domani contro i sudafricani e in merito alla sfida hanno parlato anche Allan e Tebaldi, con quest’ultimo che ha definito la gara come un esame all’università: “Non è certo quello che fai uno o due giorni prima a poter cambiare le carte in tavola ma è un processo che inizia da molto tempo prima. Ci sono dei dettagli che poi vengono analizzati più a ridosso della partita. Nulla è stato lasciato al caso. Abbiamo la giusta energia mentale per affrontare il Sudafrica”. Allan, presente in campo tre anni fa nella vittoria contro il Sudafrica a Firenze, ha analizzato il prossimo match: “Abbiamo cominciato bene il Mondiale con due vittorie in altrettanti partite. La reazione dopo la gara non perfetta contro la Namibia è stata ottima, dimostrando un bel gioco contro il Canada. Quella di domani sia per noi che per il Sudafrica sarà la partita più importante dell’anno. Abbiamo lavorato duro e sudato tanto per arrivare a questa partita nel migliore nei modi. Noi saremo pronti per una grandissima sfida. Porteremo la nostra intensità in campo. Sappiamo che possiamo scrivere la storia” .