Martin Castrogiovanni, pilone della Nazionale italiana di rugby, torna a parlare del ritorno in campo in seguito all’operazione del neurinoma al plesso lombare, un tumore benigno nella quasi totalità dei casi, che lo aveva costretto all’abbandono, il 5 ottobre, del Mondiale di rugby al quale stava partecipando con la Nazionale, e delle voci di ritiro.
“E’ da quando sono stato operato che ringrazio ogni volta che ho la possibilità di scendere in campo, ad allenarmi o a giocare a rugby“, ha dichiarato il rugbista tramite il suo profilo ufficiale di Facebook. “Sapete tutti quello che mi è successo, l’operazione a cui sono stato sottoposto a ottobre dopo il Mondiale per rimuovere il neurinoma non è stata una passeggiata. Da quando sono rientrato affronto ogni partita come se fosse l’ultima e credo che Sergio, che oltre a essere un grande amico è il capitano della Nazionale, abbia detto delle bellissime parole nei miei confronti e si riferisse proprio a questo“.
Inoltre, il detentore del record di presenze con la maglia azzurra, 118, ha parlato delle voci di ritiro. “Quando deciderò di smettere lo saprete direttamente dal sottoscritto. Intanto domani volerò a Londra per comparire davanti alla Commissione Disciplinare per stamping”, un calcetto a un avversario durante una baruffa scatenatasi nel secondo tempo di Italia-Scozia che potrebbe costargli la squalifica per le ultime due partite del Sei Nazioni, “voglio spiegare quanto accaduto in campo per essere di nuovo a fianco dei miei compagni già a Dublino“.
“Ricordatevi che l’erba cattiva non muore mai. Castro c’è, ancora!” ha infine concluso.