“Era arrabbiato quando ha realizzato che si trovava dietro e nella stessa situazione anche io probabilmente sarei stato ugualmente arrabbiato. Perciò penso sia piuttosto normale, voleva vincere“. Sebastian Vettel alla vigilia del Gran Premio di Russia torna a parlare dello sfogo di Charles Leclerc durante l’ultima gara a Singapore. Il pilota tedesco della Ferrari è riuscito a centrare il primo successo stagionale grazie alla strategia pit-stop con la quale ha scavalcato agevolmente Lewis Hamilton e Leclerc. Una strategia che ha inevitabilmente penalizzato il monegasco che, dopo esser stato superato dal compagno di squadra, ha aperto la radio per lamentarsi con il muretto box: “Non penso che si debbano interpretare troppo questo genere di messaggi perché stiamo guidando – ha spiegato Vettel – Quando si apre la radio non si può pretendere di capire la ragione dietro ogni cosa che si dice in quel momento“.
E Vettel sa benissimo che la Ferrari viene prima di tutto, anche prima dei piloti stessi: “Noi corriamo per la Ferrari, il team più grande che c’è in griglia. Ho detto questo anche alla radio dopo la gara, la Ferrari è più grande di me, più grande di tutti noi. Anche Michael Schumacher non è più grande della Ferrari, se capite cosa intendo. E lui è davvero grande. Quindi questa è la priorità“. Dopo Monza, la gara di Marina Bay è stata un vero e proprio riscatto per Vettel che ora si aspetta di concludere la stagione da protagonista: “Monza è stata difficile perché pensavo di poter fare molto di più. Ho commesso un errore che non dovevo fare ma ho voltato la pagina. Spero di essere un bomber per le prossime gare“. E infine il sogno di una vita: “La sfida è quella di cercare di raggiungere la perfezione e vincere le gare, tutto è incentrato sulle prestazioni. Sogno ancora di essere campione con la Ferrari“.