Atletica

Atletica, Zurigo: Folorunso di qualità, serata no per Trost

Ayomide Folorunso - Foto Colombo FIDAL

Nella prima serata delle finali di Diamond League, nello storico stadio del Letzigrund di Zurigo, solo due italiane sono scese in pista e sono arrivate due performance diverse per Ayomide Folorunso, nei 400 ostacoli, ed Alessia Trost nel salto in alto. Per la ragazza emiliana un’ottima prova sul giro di pista con barriere, chiuso in quinta posizione, nonostante un errore in apertura; la friulana invece ha perso il podio nella classifica di Diamond League con un ultima prova sottotono, chiusa in nona posizione.

La serata delle gare su pista si è aperta con i 400 metri ostacoli donne, dove ha dimostrato ancora una volta la sua qualità a livello internazionale l’azzurra Folorunso. Alla seconda partecipazione in Diamond League dopo quella del Golden Gala di Roma, l’emiliana è scesa in pista in prima corsia, incappando subito in un errore al primo ostacolo che ha accentuato il ritardo nella prima metà di gara. In un giro di pista dal livello molto alto, l’azzurra ha messo a segno la solita condotta di gara mirata al recupero nel finale, tanto che con le ultime tre barriere ha ricucito il gap con molte delle sue quotate avversarie, chiudendo addirittura quinta. Nella gara vinta da Shamier Little davanti a Sara Petersen, la Folorunso ha chiuso a soli 19 centesimi dal suo personale con 55.69 mettendosi dietro la beniamina di casa Lea Sprunger, l’esperta Hanna Titimets e Johanna Linkiewicz.

Non altrettanto facile la serata della Trost, il cui feeling con la pedana svizzera si è dimostrato non ottimale già dal primissimo salto: un errore alla modesta misura di apertura a 1.81m, poi 1.86m molto facile e quindi 1.90m passato solo al terzo tentativo. Le difficoltà di questa serata si sono poi palesate alla misura di 1.93m, che la friulana non è riuscita a passare, anche se non è stata l’unica con le sole Ruth Beitia, Inika McPherson, Sofie Skoog e Kamila Licwinko a passare l’asticella indenni, con Mirela Demireva che ha passato la misura.

La gara è stata poi vinta dalla solita Beitia, che si è quindi assicurata il diamante, grazie ad un percorso pulito fino a 1.96m, quando è rimasta sola. A quel punto la spagnola ha cerca nuovamente il personale a 2.02m che però non è arrivato. Purtroppo il risultato finale non arride alla saltatrice pordenonese, che ha così perso la terza piazza nella Diamond Race a favore della Skoog.

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