Il presidente del CONI (il comitato olimpico italiano), Giovanni Malagò, a margine della presentazione della tappa romana del Longines Global Championship Tour di equitazione in corso al Foro Italico, ha espresso opinioni su Roma 2024 e su alcune questioni riguardanti i Giochi Olimpici del 2024, che per Roma e per l’Italia sono ovviamente ancora un grosso punto di domanda.
In primis, ha parlato delle recenti dichiarazioni di Montezemolo in merito al suo ruolo nell’organizzazione di Roma: “Montezemolo ha detto che non avrà ruoli nell’eventuale comitato organizzatore dei Giochi Olimpici del 2024? Per me non è una notizia, lui è responsabile del comitato promotore: non posso che dirgli grazie, si è impegnato in un incarico a titolo gratuito, ma nessuno ha mai preso in considerazione la possibilità di assegnargli altri ruoli, come è giusto che sia. Conoscete perfettamente i compiti e il ruolo di Montezemolo. In ogni caso parliamo di ragionamenti in casa nostra e distogliamo l’attenzione dalla realtà dei fatti: la partita dell’assegnazione si gioca tutta fuori dai nostri confini. A noi servono persone con conoscenze e valenze internazionali per portare un valore aggiunto alla candidatura, cioè i voti”.
Ha poi proseguito parlando dell’incontro con il sindaco di Roma, Virginia Raggi, per discutere della candidatura romana: “Non so dire quando avverrà l’incontro con Virginia Raggi. Pancalli ha chiesto una ‘tregua’ per le Paralimpiadi di Rio? Credo che lui parta il 4 settembre e rientri il 19: a me va bene tutto. Troppo tardi dopo il 20? Se i tempi sono questi e bisogna aspettare va bene. Nella vita non si può avere tutto. L’apertura all’Olimpiade dell’assessore all’urbanistica Paolo Berdini? Siamo a disposizione per entrare nel merito di ogni argomento, questo è il motivo dell’incontro con Virginia Raggi”.
Infine un pensiero sull’ipotesi di cambiare sede, spostandosi in un’altra città più disponibile: “Ipotesi Firenze? La realtà è che la città candidata può essere solo Roma. Peraltro nel dossier ci sono altre dieci città con un ruolo importante. In corso d’opera possiamo studiare varie forme di coinvolgimento ma una cosa è il luogo delle competizioni, un’altra cosa sono le zone che è possibile integrare nell’offerta olimpica”.