Continuano i diverbi tra Andrea Stramaccioni e il club iraniano dell’Esteghlal: una crisi che ha avuto il suo punto più alto nella conferenza stampa andata in scena ieri al termine della prima partita stagionale, in Persian Golf Cup, contro il Gostaresh. Stramaccioni non ha avuto la possibilità di avvalersi della collaborazione del suo interpretazione per volere della società, un vero e proprio boicottaggio, come lo ha definito senza mezzi termini il tecnico.
“Della partita non mi interessa nulla, quello che è avvenuto è una chiara mancanza di rispetto nei miei confronti. Ma io non mollo e resto qua solo per i nostri tifosi, che sono fantastici”. Così un furibondo Stramaccioni ha riassunto la situazione, figlia delle tensioni vissute negli ultimi due complicatissimi mesi. Tanto spazio alle incomprensioni, alle differenze di vedute sul mercato e alla minaccia di rescindere il contratto dopo poche settimane.
Dopo l’arrivo dell’ex Benevento Diabaté, l’Esteghlal ha dato il benservito al direttore sportivo che aveva portato Stramaccioni in Iran e ha praticamente posto al veto a tutti i calciatori indicati dall’allenatore. Tra i quali anche l’attaccante del Chievo Pucciarelli e il fiorentino Thereau, saltati per motivi misteriosi dopo che gli accordi con i club di appartenenza erano stati raggiunti. Un colloquio col presidente dell’Esteghlal aveva scongiurato l’addio e fatto rientrare parzialmente la crisi, prima dell’episodio dell’interprete e della clamorosa sfuriata di Stramaccioni davanti ai giornalisti. Ci si chiede ora se l’avventura dell’ex interista in Iran sia già terminata.
#Stramaccioni abbastanza carico pic.twitter.com/icHOc1Xskw
— Giovanni Capuano (@capuanogio) August 23, 2019