Sta per prendere il via il quarto ed ultimo torneo dello Slam della stagione tennistica 2016, lo Us Open, ed i tabelloni sono freschi di stampa dopo l’estrazione di ieri, venerdì 26 agosto, sotto l’occhio vigile dei campioni uscenti Novak Djokovic e Flavia Pennetta. Partendo da 128 giocatori per ogni draw è sempre difficile fare delle previsioni alla vigilia, ma in questo provano ad aiutarci due colleghi di Sportface.it, Michele Galoppini e Giulio Gasparin, che si sono cimentati nell’arduo compito di dare un nome a vincitori, sorprese e sorprese in negativo.
ATP
Giulio Gasparin
Vincitore: Andy Murray – La forma fisica del due volte campione olimpico è la più brillante di tutto il gruppo dei big, anche se i dubbi sulle condizioni di Novak Djokovic potrebbero essere stati ingigantiti dalla stampa tennistica. Il serbo ha sulla sua strada Del Potro, ma a parte l’argentino ed il tabellone del serbo, sembra proprio lo scozzese il favorito anche in una sfida diretta in finale.
Sorpresa: Juan Martin Del Potro – Certo, è la prova del nove per l’argentino, ma chi più di lui potrebbe essere la sorpresa degli Us Open. La wild card degli organizzatori (che ha scatenato le polemiche di Johnson, testa di serie 19 e possibile avversario di secondo turno…) ed argento olimpico è senza dubbio una mina vagante pericolosissima se il suo tennis lo assisterà.
Sorpresa in negativo: David Ferrer – Il coriaceo spagnolo è uno di quei giocatori che devi battere più volte prima di riuscire a sconfiggerlo realmente, ha nove vite come i gatti eppure sembra gliene siano rimaste molto poche da spendere in questo ultimo slam della stagione…
Michele Galoppini
Vincitore: Novak Djokovic – Sembra una scelta banale quella del prendere come favorito il numero 1 al mondo per distacco e vincitore uscente, eppure nel 2016 l’imbattibile Djokovic ha palesato qualche crepa, soprattutto nell’ultimo periodo, dove ha già detto addio al Grande Slam, sconfitto a Wimbledon da Sam Querrey, ed al sogno olimpico, risvegliato bruscamente da Del Potro. Ma in ogni caso la scelta ricade sul serbo, che alla faccia dei problemi fisici che lo stanno infastidendo, troverà la forza di vendicarsi e di dire al mondo, ancora una volta, chi è il numero 1 (senza Grande Slam).
Sorpresa: Grigor Dimitrov – E’ sempre difficile scegliere una sorpresa al maschile, dove più spesso i pronostici vengono rispettati e sono sempre quei 5-6 ad arrivare in fondo, ma volendo prendere un rischio la scelta ricade sul bulgaro. Dopo un 2015 ed un 2016 fino a giugno da disperarsi, il giovane e molleggiato Dimitrov ha dato ottimi segnali di ripresa proprio sul cemento americano, dove ha fatto quarti di finale in Rogers Cup (battuto dal finalista Nishikori) e semifinale a Cincinnati (sconfitto dal vincitore Cilic). Sulla sua strada, forse troppo presto, c’è Murray, ma meglio affrontarlo prima che dopo.
Sorpresa in negativo: Steve Johnson – L’indecisione nello scegliere Raonic al posto di Johnson è stata lì fino all’ultimo, ma la scelta finale è finita sul numero 1 statunitense del ranking (che verrà sorpassato da Isner lunedì di 10 punti). Dopo un’ottima stagione sull’erba, ci si attende molto dal giovane a stelle e strisce nello Slam di casa dove è testa di serie numero 19, ma il karma non è detto sia altrettanto dalla sua parte: come detto, si è lamentato della wild card a Del Potro, poiché ‘ruba’ posto ai giocatori di casa (ehi Steve, sono gli Us Open, non un torneo di paese…) e la dea bendata gli ha piazzato l’argentino al secondo turno. Adios già ai 32esimi?
WTA
Giulio Gasparin
Vincitrice: Angelique Kerber – New York è dove tutto per lei è cominciato, dove la scalata al gotha del tennis è iniziata. E tutto sembra a suo favore per riuscire nella doppietta stagionale negli slam sul cemento. E’ in forma ed in fiducia, il tabellone è tosto e c’è Petra Kvitova al quarto turno, ma la tedesca sembra la favorita netta per arrivare almeno in finale… e poi bisogna vedere se ci sarà Serena o meno.
Sorpresa: Coco Vandeweghe – L’americana è appena rientrata da un brutto infortunio patito all’inizio della stagione del cemento americano, ma dopo il sogno olimpico sembra già essere tornata in palla. Il suo gioco potente, oltre che migliorato a rete, potrebbe giocare brutti scherzi a tante… sempre se riuscirà a passare il terzo turno con un’altra potente picchiatrice: Madison Keys.
Sorpresa in negativo: Belinda Bencic – La svizzera sta combattento con gli infortuni che ne hanno rovinato la stagione fino ad ora. Uscita dalla top10 ora rischia di uscire anche dalla top30 e le cose non sembrano poter migliorare proprio a Flushing Meadows. Le sue avversarie sono lontane dall’essere imbattibili, ma tutto dipenderà in primis dallo stato di forma di Belinda.
Michele Galoppini
Vincitrice: Simona Halep – Protagonista di una stagione di alti e bassi, la rumena arriva a Flushing Meadows avendo saltato l’Olimpiade ma avendo dato ottimi segnali sul cemento americano, dove ha vinto la Rogers Cup ed ottenuto la semifinale a Cincinnati. Per il suo primo titolo slam dovrà passare sul corpo di Serena, che però sembra ben lontana dalla lottatrice indomabile di altre edizioni, e su quello della Kerber, unica in grado di batterla (due volte) nelle ultime 10 settimane di tennis.
Sorpresa: Monica Puig – Attenzione alla giovane portoricana: lo aveva detto ancora a gennaio, “Il mio obiettivo è vincere l’Olimpiade di Rio”, e lo ha fatto a mani basse. Qui il cemento è un po’ più veloce e la concorrenza più folta, ma il tabellone è dalla sua parte nei primi due turni ed al terzo c’è la Muguruza, fatta a fettine (6-1 6-1) a Rio de Janeiro. Bisogna controllare le sue dichiarazioni, se ha detto che far bene a NY è nei suoi piani, c’è da crederle.
Sorpresa in negativo: Serena e Venus Williams – Una previsione decisamente azzardata! Eppure Serena arriva a Flushing Meadows dopo i disastri olimpici ed un infortunio alla spalla che, a detta sua (quindi non fidiamoci troppo), la sta ancora incasinando. Nel 2016 sembra peraltro molto meno cinica con le partite ‘da vincere’ ed il suo primo turno è un remake della semifinale 2014, Ekaterina Makarova, una tennista che non si fa battere facilmente. Venus al contrario è protagonista di una stagione che numeri alla mano è buona, ma ad analisi più accurata è lontana dall’essere brillante: tre tornei positivi in tutta la stagione, Kaohsiung, Stanford e Wimbledon, ma tutti segnati dalla dea bendata, che in un accorto tra divinità ha assistito Venere in più occasioni. Si pensi a Wimbledon, dove ha fatto semifinali battendo ‘solo’ Vekic, Sakkari, Kasatkina, Suarez e Shvedova (faticando da matti in ogni match). Il tabellone sembra buono anche agli Us Open, ma attenzione che Kozlova, Wickmayer, Siegemund e Pliskova, nei primi 4 turni, possono darle tantissimo fastidio.