Il portavoce degli atleti, l’austriaco Hannes Reichelt ha dichiarato che ‘assistenza medica e, soprattutto, la rapidità d’intervento non sono sempre ottimali nelle gare di Coppa del mondo di sci alpino. L’austriaco ha chiesto alla Fis di intervenire affinché i protocolli in materia concordati con gli organizzatori delle competizioni vengano poi effettivamente rispettati e non lasciati al caso. Reichelt ha portato come esempio il caso dell’azzurro Matteo Marsaglia, che si era infortunato in Corea, il 7 febbraio scorso, nel superG di Jeongseon. L’azzurro, ha detto Reichelt, ha atteso un’ora al pronto soccorso di un ospedale prima di venire visitato da un medico che non parlava inglese. A fine novembre, in Canada, c’erano stati tempi molto lunghi prima di trasferire all’ospedale di Calgary l’austriaco Markus Duerager, caduto in una gara di Lake Louise. Secondo Reichelt, l’assistenza funzionerebbe molto bene anche sotto l’aspetto della tempestivita’ nelle localita’ sulle Alpi, mentre vi sarebbero problemi a Lake Louise, a Beaver Creek (Stati Uniti) e nella norvegese Kvitfjell.
Sci alpino, Reichelt: “L’assistenza medica in pista non è sempre buona”
Hannes Reichelt - Foto Christian Jansky CC BY-SA 3.0