Dominic Thiem non si ferma più. Il giovane austriaco, classe 1993, ha trionfato nel torneo Atp 500 di Acapulco superando in una splendida finale Bernard Tomic con il punteggio di 7-6(6) 4-6 6-3 in poco meno di due ore. Thiem ha conquistato il quinto titolo in carriera (su sei finali disputate), primo su cemento, che gli permetterà di raggiungere lunedì la sua miglior classifica di sempre al numero 14. Lo stato di forma dell’austriaco è testimoniato dalla terza piazza della Atp Race, classifica che prende in considerazione i punti conquistati nell’anno solare.
La finale ha vissuto due set di livello straordinario, durante i quali sia Thiem che Tomic hanno deliziato il pubblico con vincenti di ogni tipo, da colpi al volo a passanti mozzafiato sino ad accelerazioni improvvise che terminavano la propria corsa sulla riga. Tomic ha provato a scappare via in tutti i set, riuscendo ad andare avanti di un break, ma in due casi su tre Thiem ha rimontato e chiuso il parziale in proprio favore. “Spero di giocare ancora tante finali contro di te ‘Bernie’ – ha dichiarato il nativo di Wiener Neustadt durante la premiazione – e complimenti per questa splendida settimana“.
A venti anni esatti dall’ultimo successo di Thomas Muster, dunque, un austriaco torna a trionfare ad Acapulco, anche se su una superficie diversa (dal 1993 al 2013 il torneo messicano si è disputato su terra battuta). Thiem ha messo in mostra grandi migliorie sul cemento, realizzando 22 ace in finale e palesando un adattabilità invidiabile al ‘rapido’, a differenza di quanto sostenuto da alcuni addetti ai lavori. Il rovescio a una mano è uno spettacolo, sia coperto che in back, mentre il diritto è potente e carico di top spin. Un tennista moderno che, nel suo gioco, non disdegna soluzioni di classe e tecnica pura.
Grazie a questo successo l’austriaco avvicina la posizione numero 13 di Milos Raonic, che dista ormai solamente 20 punti, ed è a 285 lunghezze dalla decima piazza di Richard Gasquet. Nella notte italiana è arrivato il primo titolo ‘500’ in carriera per Thiem, ma l’impressione è che l’austriaco possa riuscire a conquistare trofei di ben altro spessore, a partire dai Masters 1000. Ad oggi il suo palmares recita Nizza, Umago e Gstaad 2015, Buenos Aires e Acapulco 2016, con due top ten (Rafael Nadal e David Ferrer) battuti nell’arco di due settimane. Un cammino inarrestabile, invidiabile, sicuro e deciso. E Dominic Thiem non alcuna intenzione di fermarsi.