PALERMO – Ludmilla Samsonova piazza il primo vero upset del 30° Ladies Open di Palermo, con la vittoria al secondo turno del Wta di Palermo 2019 contro Tamara Zidansek, numero 4 del tabellone del torneo siciliano e considerata una delle principali antagoniste della grande favorita per la vittoria finale, Kiki Bertens. La giocatrice di origini russe ma ormai italiana a tutti gli effetti, ha trovato spazio nel main draw in qualità di lucky loser e al termine della bella vittoria ai danni della slovena ha rilasciato dichiarazioni cariche di felicità ed entusiasmo: “Sono stata molto fortunata, anche se devo essere onesta e prima dell’inizio del tabellone sapevo che c’era un posto in qualificazione. Sono felice soprattutto per le ultime due partite giocate. Sono contenta per aver gestito la partita, è stata molto simile alla prima secondo me. L’ho gestita molto bene. Mi incoraggia il fatto di trovare maggiore confidenza con i campi di Palermo”.
Si torna a parlare della storia che ha coinvolto la Samsonova sul piano del passaporto. Nella testa della giocatrice originaria del Circolo Polare Artico non c’è la possibilità di far parte del gruppo azzurro di Fed Cup, ma certamente il fatto di poter ottenere il passaporto italiano la aiuterà negli spostamenti durante la stagione: “Nel 2017 ho parlato con la Federazione per il passaporto, mi hanno detto che dovevo sbrigarmela io. Avrei dovuto aspettare tanto tempo, serviva la dichiarazione dei redditi. Quest’anno potrò fare la richiesta, ed entro un anno avrò il passaporto. I miei genitori sono russi, in casa l’educazione è stata basata su questo. Il doppio passaporto è una comodità incredibile, altrimenti dovrei fare prima i visti, con il passaporto potrei viaggiare più facilmente. Fed Cup con l’Italia? Ora come ora non ci penso. Non so com’è andata di preciso con la FIT, ma in altre nazioni se una giocatrice interessa alla Federazione si fa di tutto per riuscire a inserirla. Evidentemente non interessavo…”.
Infine si parla del prosieguo della stagione per la Samsonova, che con questo quarto di finale al WTA di Palermo raggiunge il suo best ranking. Una sensazione bellissima per lei, che però vuole continuare a lavorare e non vuole soprattutto porsi dei limiti prima della fine del 2019: “È un traguardo bellissimo, è più bello fare i quarti che tornare tra i 200 del mondo. Forse preferirei giocare contro Ferro per non avere il pubblico contro affrontando la Gatto Monticone (ride, ndr). La scorsa settimana ho giocato a Losanna e ho giocato male, anche qui in qualificazione. Dopo che ci sbatti un po’ la testa capisci quali errori fai, ho avuto la fortuna di riprovarci ed è andata bene. Non voglio pormi obiettivi di classifica, mi hanno sempre frenata. Voglio giocare più partite possibili ed esprimere il mio tennis”.