Europa League

Torino-Debrecen, Mazzarri: “Loro si allenano da più tempo”

Walter Mazzarri - Foto Anders Henrikson CC BY 2.0

Walter Mazzarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Torino-Debrecen, gara valevole per ilsecondo turno preliminare di Europa League 2019/2020. La maggiore difficoltà di una sfida di fine luglio per un’italiana, si sa, è il ritardo di preparazione rispetto ad altre squadre che tornano in campo ben prima. Lo conferma anche Mazzarri, che mette tutti in guardia: “Si allenano da un mese e mezzo, hanno già fatto un turno di qualificazione, basta questo. La brillantezza si acquisisce dopo un certo periodo, loro ce l’hanno già e hanno superato un turno complicato contro il Kukesi. Non esistono squadre impreparate. Questa è la mia preoccupazione. Avremo però il vantaggio di essere tutti quelli dell’anno scorso: dovremo gestire al meglio le nostre forze nei 90 minuti. E poi è fondamentale non prendere gol: i miei ragazzi vorranno spaccare il mondo, ma la loro arma migliore è il contropiede e noi dovremo fare attenzione. Dovremo usare la testa e far girare la palla quando saremo più stanchi, non attaccare a testa bassa. Lo scorso anno avevamo condizione atletica pazzesca, ora non potremo farlo: dovremo essere più esperti nel gestire il pallone e aumentare i tempi morti, loro stanno meglio di noi”.


SULLA FORMAZIONE “Per vari motivi, diversi giocatori sono arrivati all’ultimo momento. Li ho dovuti ringraziare perché si sono tagliati qualche giorno di vacanze, sono stati eccezionali. Però sono comunque arrivati a ridosso, o Aina che non c’è proprio. Finché non vedo la squadra entrare in campo, io non sono tranquillo. Sono in apprensione, cercherò di trasmettere il pericolo ai giocatori: ma mi auguro che i ragazzi lo trasformino in qualcosa di bello. Formazione? Abbiamo un cambio in difesa, a centrocampo abbiamo Rincon che è stato straordinario e verrà in panchina, avremo quattro sostituzioni utili. Va bene così, chi faccio giocare lo vedrete domani. Mi terrò i dubbi fino a domani”.

SU BELOTTI “Ha già dimostrato: è arrivato dieci giorni prima dalle vacanze, non si risparmia mai, è un esempio di capitano vero per i compagni. Nelle amichevoli ha sempre dato il massimo, è quello che deve fare. E tutti, vedendoli, hanno voglia di dare tutto come lui”.

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