Si inaugura il programma del nuoto in vasca ai Mondiali coreani di Gwangju 2019. Gabriele Detti non delude le attese e vince la propria batteria con il crono di 3:45.49 e prenota un posto tra i favoriti nella finale in programma nel pomeriggio a partire dalle ore 13:00. Ad impressionare è la convinzione e la facilità della nuotata del livornese nella mattinata coreana, c’è profumo di grande risultato. Ottima prestazione anche per l’altro azzurro Marco De Tullio (3:45.99), che migliora il proprio personale e si garantisce – pure lui – un posto tra i migliori otto del mondo.
A braccetto nella semifinale dei 100 rana maschili Nicolò Martinenghi (59”58) e Fabio Scozzoli (59”61). I due azzurri si giocheranno il difficile pass per la finale in una distanza clamorosamente livellata verso l’alto.
DI LIDDO DA RECORD – Strepitosa Elena Di Liddo nei 100 farfalla femminili. L’azzurra stampa il crono di 57.18 e si qualifica con il quarto posto in semifinale, migliorando il record italiano detenuto da Ilaria Bianchi. La stessa Bianchi ottiene il pass come quindicesima (58.26), fiaccata dai sintomi di un raffreddore.
GLI ALTRI AZZURRI – Nei 200 misti Ilaria Cusinato centra il sesto posto nella propria batteria con il crono di 2:12.16, senza impressionare. Un tempo che le permette in ogni caso la qualificazione in semifinale con il dodicesimo tempo.
Ok anche la staffetta maschile 4×100 stile con l’Italia che chiude al quinto posto con il quartetto formato da Santo Condorelli, Manuel Frigo, Alessandro Bori e Alessandro Miressi, tempo in 3:12.66 dietro a Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia e Australia che permette agli azzurri di entrare in finale.
Padrona della mattinata nella distanza una straordinaria Katinka Hosszu (2:07.02). Centra per un soffio la qualificazione tra i migliori sedici anche Piero Codia nei 50 farfalla, aggrappato alla semifinale con l’ultimo crono (23.52).
Unica batteria senza azzurre in gara quella dei 400 stile libero femminili, vista la rinuncia di Simona Quadarella. Il cannibale Ledecky ha dimostrato di non avere – in apparenza – rivali stampando senza fatica un eccellente 4:01.84 in mattinata.