Non si può dire che non ci abbia provato. Martina Trevisan ha dato tutta sé stessa per sovvertire un pronostico che la vedeva nettamente sfavorita contro la francese Alize Cornet sulla terra battuta del Wta di Losanna. L’italiana ha confermato le buone impressioni della scorsa settimana, ma ha tentennato un po’ troppo nei suoi turni di servizio per poter pensare al grande sgarbo. Cornet ha fatto valere la propria esperienza, chiudendo con un doppio 6-4 in un’ora e quarantuno minuti di gioco. La francese ora giocherà contro un’altra tennista nostrana: Jasmine Paolini, che in mattinata ha battuto due set a zero la svizzera Tess Sugnaux.
Primo set – In avvio di match le due giocatrici fanno valere il proprio servizio, finchè nel terzo gioco l’italiana sciupa diverse occasioni, si fa rimontare da 40-0 e cede il primo break della partita. Martina è brava a reagire immediatamente ed ai vantaggi ricambia il break che riporta il punteggio in parità. Nel settimo gioco però Cornet è nuovamente incisiva da fondo e si riporta in vantaggio. Sarà purtroppo un break fatale, poiché la francese riesce a difendere i propri turni dagli attacchi della livornese e a far suo il primo parziale con il punteggio di 6-4 in 44 minuti di gioco.
Secondo set – Il secondo set non inizia di certo con il piede giusto per Trevisan che è nuovamente beffata ai vantaggi e costretta a cedere la battuta già nel primo gioco. Con il passare dei minuti Cornet continua per altro ad incamerare fiducia, lasciando sempre meno opportunità all’italiana. Frustrata, Martina molla la presa sulla partita e perde di nuovo il servizio nel quinto gioco, lanciando la Cornet sul 4-1. Una reazione arriva però nel game successivo, dove i vantaggi finalmente sorridono all’italiana, che in rapidità si riporta sotto fino al 4-3. Cornet è però molto lucida nel non scomporsi e a salire 5-3. Nel gioco successivo Cornet ha i primi due match point, che non riesce a concretizzare, ma la chiusura del match è semplicemente rimandata con Cornet che si ripete 6-4 in 57 minuti di gioco.
