Una ragazza solare, forse un po’ troppo spontanea. I genitori di Rachele Bruni, argento nei 10 km di nuoto a Rio de Janeiro, la descrivono così. “Dedico questa vittoria alla mia famiglia, all’esercito, al mio allenatore e a Diletta (la compagna, ndr), che mi hanno seguito e sostenuto“, ha detto l’azzurra nella festa a Casa Italia.
La dedica alla sua compagna ha suscitato l’attenzione dell’opinione pubblica, anche se la Bruni racconta di vivere la sua omosessualità con assoluto equilibrio: “L’ho sempre vissuta naturalmente, senza problemi. Non ho mai fatto coming out. Indubbiamente ci sono persone che hanno troppi pregiudizi, però io vivo serena e tranquilla. Non penso ai pregiudizi, vivo per me stessa, per la mia passione per il nuoto e per le persone che mi vogliono bene“, ha detto dopo la vittoria.
Simona e Bruno, i genitori, ne raccontano un po’ il lato nascosto. “E’ stata coraggiosa a dare un segnale al mondo dello sport? Per noi è del tutto normale, la colpa semmai è dell’ipocrisia delle persone“. Rachele dice di “essere difficile da gestire”, ma secondo mamma Simona “non si comporta diversamente da tutti gli altri giovani“. “Il punto di svolta – svela il papà – è stato l’incontro con l’allenatore (Fabrizio Antonelli, ndr), che l’ha saputa prendere per il verso giusto. Il vero cambiamento della sua carriera“. I sacrifici sono stati necessari nella sua vita. Uno su tutti: il trasferimento da Carmignano, provincia di Prato, a Roma per gli allenamenti.
“Ne abbiamo sentito tanto la mancanza, è una presenza positiva“, racconta la famiglia, composta anche dalla sorella Rebecca, la più grande, e Gherardo, il più piccolo. La gara della Bruni è stata concitata nel finale e segnata dalla squalifica della francese Muller, che le ha permesso di passare dal bronzo all’argento. I genitori, però, avevano subito notato la scorrettezza dalla rivale. “Eravamo insieme al presidente Malagò e abbiamo subito pensato che fosse un colpo da pallanuoto‘“, raccontano alleviati dopo la decisione finale. “Ora è tempo di festeggiare“, come dice la stessa Bruni.
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Sportface/Italpress