Dopo la sonora sconfitta in semifinale per 3-0 contro Sassari ha parlato coach Pianigiani che ha analizzato il contesto e valuterà serenamente il suo futuro. Il cammino di Milano finisce in semifinale mentre la Dinamo attende la vincitrice tra Venezia e Cremona. Una stagione, per Pianigiani, che nonostante il passo in avanti in Europa non può essere positiva ma va anche considerato che l’Olimpia ha raramente giocato in condizioni perfette.
Queste le sue parole: “Complimenti a Sassari prima di tutto, ha giocato bene, con spirito e qualità. Voglio ringraziare il Signor Armani e il Presidente Proli per il sostegno che ci hanno dato permettendoci di lavorare bene. Purtroppo è stata una stagione in cui non siamo mai riusciti a schierare la squadra che avevamo pensato, in EuroLeague abbiamo lottato fino all’ultimo e questo forse ci ha fatto pagare un prezzo. Siamo arrivati a questi playoff in condizioni imperfette trovando una squadra invece in grandi condizioni. Alla fine lo sport è una questione di dettagli e bisogna saper accettare gli episodi. Lo spirito era giusto, anche stasera non abbiamo mai mollato, usciamo con due sconfitte subite dopo due tempi supplementari giocati ambedue senza lunghi. Tarczewski anche stasera ha finito con un plus/minus positivo. Degli arbitri preferisco non parlare, non voglio finire la stagione con una squalifica. Resta il fatto che il poco che abbiamo giocato al completo l’abbiamo fatto dimostrando parecchie cose. Tutto questo deve darci le indicazioni su cosa fare in futuro.
La difesa? Chiaro che le caratteristiche dei singoli, delle guardie, sono chiare. Se avessimo avuto uno come Gudaitis assieme a Kaleb saremmo stati diversi come consistenza dentro l’area. In EuroLeague è ovvio che se hai Rodriguez e DeColo devi avere anche Clyburn o Hines, ma noi non siamo di quel livello. Però con Gudaitis i playoff li avremmo fatti. Concordo che a livello di mentalità e attitudine dobbiamo crescere. Non sono contento del risultato finale perché l’obiettivo era vincere due scudetti consecutivi. Il primo posto in regular season dimostra che potevamo farcela, che lo scudetto potevamo vincerlo e quindi non posso essere soddisfatto, nonostante il passo in avanti programmato e fatto in Europa. Non lasciamo il vuoto, ma tanti giocatori che resteranno. Ripartiremo incazzati per dare a Milano quello che Milano merita. Per quanto mi riguarda, ci confronteremo con serenità come è giusto che sia. Ho lavorato nelle migliori condizioni possibili e sono orgoglioso di aver lavorato per due anni in Olimpia e nel gruppo Armani. Poi è giusto confrontarsi, al di là dei contratti e lo faremo presto”.